Campochiaro, CNSAS: svolta attività formativa per ricerca di una persona dispersa

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simulazione di ricerca persona dispersa nell’agro di CampochiaroCAMPOCHIARO (CB) – Sabato 2 novembre il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), in accordo con il Direttore del Servizio di Protezione Civile regionale, Arch. Giuseppe Pitassi, ha effettuato una simulazione di ricerca persona dispersa nell’agro di Campochiaro impiegando volontari delle Associazioni iscritte nell’elenco regionale di Protezione Civile unitamente al personale effettivo del CNSAS.

Questa esercitazione è stata preceduta da una giornata di formazione teorica in cui personale docente e istruttori CNSAS hanno illustrato ai Presidenti delle Associazioni di PC, circa 40 che hanno aderito all’iniziativa, i principi di base della ricerca persone disperse, esponendo su protocolli operativi e strumentazioni, i principi e le regole di ingaggio delle Associazioni di PC e le mansioni che possono essere espletate dal loro personale nell’ambito di una eventuale ricerca di persona dispersa.
Questa iniziativa consente al Servizio di Protezione Civile regionale di avere a disposizione personale volontario da inviare, eventualmente, in reali interventi di ricerca persone disperse a supporto degli Enti e Strutture preposte.

I volontari di protezione civile saranno coordinati , in operazioni reali, dal CNSAS o da altro Ente se le operazioni di ricerca si svolgono in territori diversi da quello montano.

Base operativa della simulazione è stato il Centro Polifunzionale della PC di Campochiaro e all’evento hanno partecipato, oltre al personale CNSAS che ha allestito lo scenario di ricerca e si è occupato del coordinamento delle squadre e della gestione del personale di PC, circa 60 volontari appartenenti a circa 40 Associazioni di PC.

Il simulato ha previsto la ricerca di una persona dispersa mediante l’utilizzo di un drone, di cani da ricerca di superficie in dotazione al CNSAS e di supporti informatici e cartografici per il monitoraggio delle aree di ricerca ed il tracciamento nonché della geo-localizzazione in tempo reale delle squadre di ricerca impegnate sul territorio.

Esercitazioni di questo tipo rappresentano un potente strumento per il perfezionamento dei protocolli operativi del CNSAS e per l’addestramento all’utilizzo dei numerosi strumenti e supporti tecnologici in uno scenario complesso di ricerca persona dispersa. Ambito nel quale il CNSAS riveste un ruolo istituzionale primario in territorio montano, essendo deputato al coordinamento di tutti gli Enti e le Organizzazioni coinvolte in una Regione in cui gli interventi reali di ricerca persone disperse sono sempre più numerosi ed articolati.

A tale scopo, in quest’ultimo anno, il CNSAS si è adoperato per implementare le risorse da utilizzare in scenari di questo tipo, sviluppando programmi di sinergia con i reparti volo dell’Aeronautica Militare, in grado di operare anche di notte, e quello della Polizia di Stato con il quale, negli ultimi mesi, ha collaborato in due interventi di ricerca disperi per le ricognizioni aeree. Inoltre, recentemente, ha preso il via il programma di sviluppo di Unità cinofile molecolari del Servizio regionale del CNSAS per la ricerca di superficie.

Contestualmente all’attività di ricerca persone disperse, nell’ultimo anno, sono aumentati notevolmente il numero di interventi tecnico sanitari di emergenza in ambiente montano, ambito in cui il CNSAS è il soggetto di riferimento esclusivo per il 118 nei soccorsi a persona. Ne sono un esempio i due effettuati ad alta quota nell’ultimo mese con esito positivo grazie all’efficienza del sistema di emergenza urgenza sanitaria molisano che si concretizza nella sinergia tra CNSAS e 118 e che ha trovato nella Legge Regionale nr 13 in materia di Soccorso Alpino recentemente approvata in Consiglio Regionale un validissimo e indispensabile strumento di supporto.

Il primo su Colle Tamburro, Monti del Matese, a oltre 1950 mt di altitudine, in cui il CNSAS è intervenuto nella notte con un elicottero dell’Aeronautica Militare per soccorrere quattro escursionisti in difficoltà tra cui uno ferito; il secondo su Monte A Mare, Mainarde, a 2000 mt di altitudine durante il quale 8 escursionisti, tra cui tre minori, sono stati messi in salvo e uno di loro è stato evacuato, in quanto ferito agli arti a seguito di una caduta, dall’elicottero del 118 de L’Aquila con a bordo tecnici CNSAS.