Giuseppe Nicola Durante poeta, scrittore ed insegnante molisano

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House of Mercy HospitalI suoi alunni lo chiamarono “il professore buono”. Era nato a Pietracupa il 23 gennaio del 1886

PIETRACUPA (CB) – Giuseppe Nicola Durante (Joseph N. Durante) nacque a Pietracupa (CB), in Vico primo Sant’Anna, il 23 gennaio del 1886 da Vincenzo “proprietario” (nato nel 1847) e Lucia Pietravalle “gentildonna” (al momento del parto aveva 26 anni). L’atto fu registrato dinanzi ad Achille Tosti “segretario delegato dal Sindaco”. Il padre fu insegnante di scuola pubblica per ben 48 anni.

Il piccolo Giuseppe Nicola, da subito, mostrò delle straordinarie capacità letterarie. Aveva imparato a scrivere ben prima di tutti i suoi coetanei, a comporre già dei brani e a divorare i libri della ricca biblioteca familiare. Si diplomò al “Collegio Nazionale Principe di Napoli” di Assisi ( Convitto per i figli degli Insegnanti).

Vi entrò con Disposizione Ministeriale del 4 marzo del 1896 che recitava “è approvato il conferimento di un posto di studio nel Collegio “Principe di Napoli” in Assisi fatto dal Consiglio provinciale scolastico di Campobasso al giovinetto Durante Giuseppe Nicola”. La sua capacità di scrivere e tradurre divenne proverbiale. Conseguì il diploma in “lingue romanze”. Giovanissimo aveva già scritto libri di poesie.

Nel 1905, appena 17 anni, decise emigrare per gli Stati Uniti. Sembra per seguire un sacerdote a cui lui, durante la permanenza nel Collegio, si era molto affezionato. Arrivò ad “Ellis Island” con la nave “ Konigin Luise”. Si stabilì a Schenectady nello Stato di New York e lì conseguì la laurea in lettere.

Iniziò ad insegnare e a tenere lezioni, gratuite, ai numerosi italo-americani che abitavano in quella zona. Accettò di insegnare nei “quartieri ghetto” dove, anche per la sua generosità, lo chiamarono “il professore buono”.

Scrisse diversi libri ed uno, in particolare, dal titolo “Maria” fu pubblicato anche in Italia (per questo dovette superare il vaglio di una apposita censura). Il quel periodo conobbe l’italo-americana Grazia J. Sbraccia e la sposò. Ma dopo poco la sua salute che non era mai stata delle migliori, improvvisamente , peggiorò. Di certo non lo aiutò il frequentare i quartieri dove era più facile, viste le pessime condizioni igienico-sanitarie, contrarre qualche malattia infettiva.

Poi il 13 aprile del 1912 arrivò, presso “House of Mercy Hospital”, l’assai prematura morte. Ai suoi funerali che si tennero il 16 aprile (furono celebrati dal cognato Rev. Bernardo Sbraccia) intervenne una moltitudine di persone. Confusi tra le numerose autorità c’erano anche tutti i suoi umili alunni. A Grazia J, la giovane vedova, rimase il compito di tenere alta la memoria del marito e valorizzare i suoi lavori.

Così già un mese dopo la morte di Giuseppe Nicola, maggio 1913, la moglie accompagnata da i suoi genitori e dal fratello sacerdote si imbarcò per l’Italia. Questo con la volontà di far conoscere anche in Italia il valore di suo marito. Ebbe numerosi contatti ma fu, soprattutto Amedeo Tosti(attento cultore di storia ed editore) , anche lui molisano di Pietracupa, ad assumere l’impegno di recuperare libri e manoscritti di Giuseppe Nicola Durante. In un documento del tempo si leggeva: “Gli amici e i compatrioti del professor Durante, lo hanno onorato per i suoi risultati letterari e la sua capacità di poeta e scrittore. Lo terranno in ricordo perenne ed affettuoso anche per le sue qualità umane”. Poi Grazia J. , la moglie, sottrasse una piccola zolla di terra di Pietracupa per portarla sulla tomba del suo amato marito.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”