Isernia, consigli pratici per difendersi dalle truffe

74

intervento CarabinieriISERNIA – Da un’attività di monitoraggio condotta dai Carabinieri, anche nella provincia di Isernia si è registrato un sensibile aumento dei casi di tentativi di truffe o di truffe perpetrate ai danni di persone in prevalenza anziane. Per tale motivo, gli uomini della “benemerita”, già quotidianamente impegnati nel contrastare anche tali fenomeni con apprezzabili risultati, come evidenziato dai casi di cronaca recente, con truffatori smascherati e denunciati all’Autorità Giudiziaria, hanno deciso di formulare alcuni consigli utili proprio per meglio prevenire tali condotte criminose, peraltro già dettati attraverso conferenze tenute periodicamente da Ufficiali e sottufficiali dell’Arma, a favore di anziani e persone appartenenti alle categorie ritenute più a rischio. E, proprio ieri durante l’udienza generale, la seconda dall’inizio del Giubileo, anche Sua Santità Papa Francesco, ha voluto richiamare l’attenzione sul fenomeno delle truffe e di stare attenti ai furbi che chiedono soldi raggirando le persone oneste.

Ad esempio è buona abitudine non aprire la porta di casa agli sconosciuti anche se si qualificano come appartenenti alle forze dell’ordine, avvocati o dichiarino di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità (Enel, Inps, fornitura Gas, Telecom, etc.). Se non si ricevono rassicurazioni non aprire per nessun motivo. Va ricordato che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Evitare a tal proposito di tenere somme rilevanti di denaro contante in casa. Diffidare anche di telefonate da parte di sconosciuti che si qualificano come soggetti appartenenti alle predette categorie, e comunque per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio non bisogna esitare a chiamare il “112”.

Quando si fanno operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o chi chiede di poter controllare i soldi o il libretto della pensione anche se chi si ferma e vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.

Se si ha il dubbio di essere osservati, è meglio fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlarne con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se il dubbio sorge per strada, è consigliabile entrare in un negozio e cercare un Carabiniere o qualsiasi appartenente alle forze dell’ordine o comunque una compagnia sicura.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre. Ricordarsi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. E comunque quando uno sconosciuto si avvicina chiedendo di pagare un debito contratto da un parente (figlio, nipote, etc.), magari facendo finta di far ascoltare la voce del familiare a telefono, non consegnare per nessun motivo somme di denaro e chiamare immediatamente il numero di emergenza “112” o chiedere aiuto ai passanti.

Quando si utilizza il bancomat usare sempre la massima prudenza, evitando di operare se ci si sente osservati. Se si utilizza internet, diffidare di chiunque chieda le credenziali o altre informazioni personali, ad esempio dati per sbloccare il bancomat o per verificare se abbiano impropriamente utilizzato il conto corrente, non comunicare mai i dati bancari.

Per maggiori informazioni è possibile consultare anche il sito www.carabinieri.it nell’area consigli tematici con particolare riferimento alla pagina dedicata alle truffe di cui se ne fornisce copia di seguito:

In casa. Non aprite quella porta!
Spesso le cronache riportano episodi di criminali che approfittano della buona fede dei cittadini:
“Anziana derubata da finto operaio di una società telefonica”
“Quattro pensionati truffati da falsi impiegati comunali”
“Altre tre persone cadute nella trappola di una banda di truffatori metropolitani”
Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni.
“La prevenzione è la migliore difesa”
Non fidatevi delle apparenze!

Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle vostre case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un appartenente alle forze dell’ordine.
… “non sempre l’abito fa il monaco”!
Ricordatevi che di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso (apposto al portone di un palazzo o comunicato al portiere) che indica il motivo, il giorno e l’ora della visita del tecnico.

Un decalogo “in pillole” può esservi utile:

non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;
non mandate i bambini ad aprire la porta;
comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata;
in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;
prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento;
nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;

non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
mostrate cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni.

In generale, per tutelarvi dalle truffe:

diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;
non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato se non siete certi della loro provenienza;
non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute;
non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi.