Una nuova legge elettorale regionale entro la fine dell’anno?

49

CAMPOBASSO – “Si deve fare per forza: dobbiamo recepire due passaggi fondamentali, la presenza di genere e la possibilità della doppia preferenza”. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, la mette come una necessità di adeguamento alle indicazioni nazionali: una nuova legge elettorale regionale è obbligatoria entro la fine della legislatura, o meglio “entro l’anno”, come pronostica all’ANSA.

Il governatore del Molise conferma e circoscrive i punti chiave del nuovo testo: collegio unico, cancellazione del voto disgiunto, sospensione dalla carica di consigliere per chi farà l’assessore, sbarramento al dieci per cento. “In maggioranza abbiamo raggiunto l’accordo. Siamo nella fase tecnica della stesura del testo, quella politica è già risolta” assicura. Su tutte le novità, anche le più spinose come l’abolizione del voto disgiunto?

“Lo cancelliamo. Ormai ci siamo: su invito della minoranza interna, stiamo definendo meglio la questione delle circoscrizioni”, altro punto scottante della proposta targata centrosinistra. Non a caso, nell’assemblea regionale del Partito democratico lo stesso Frattura aveva sostenuto l’ipotesi delle tre circoscrizioni, prospettata come garanzia di una più ampia rappresentatività territoriale. L’evenienza sembrerebbe archiviata.

“La stiamo verificando, diciamo così – fa notare il governatore del Molise – Dal punto di vista tecnico è di difficile applicazione. La circoscrizione unica, al contrario, ci semplifica la vita: un solo collegio non crea alcun tipo di problema per l’assegnazione del premio di maggioranza”. Come faciliterebbe l’attività amministrativa la sospensione da consigliere regionale da parte di chi riveste la carica di assessore.

“È necessaria per garantire i lavori delle commissioni, dove spesso e volentieri basta l’allontanamento dei membri della commissione per far mancare il numero legale”. La convinzione che la proposta del centrosinistra molisano sia valida, Frattura la individua anche nelle dinamiche nazionali: “Mi fa piacere che un po’ tutte le cose che abbiamo detto noi le stiamo ritrovando nella proposta di legge elettorale per il Parlamento” e viceversa. Sulla soglia di sbarramento anticipa la sua proposta alla maggioranza:

“Dirò di rifarci al dato indicato per le Politiche, il 10 percento, anche se noi abbiamo sempre parlato di una percentuale tra il 12 e il 15”. Lo scenario nazionale poi anche per la data delle Regionali stesse. “Nel 2013 abbiamo votato con le Politiche, quindi più opportuno rivotare con le Politiche. Mi dicono probabilmente tra la prima e la seconda domenica di marzo”.

Con il testo nuovo, dunque? “Sulla nostra proposta di legge ci saranno undici firme. Ci auguriamo che anche la minoranza condivida le nostre scelte”. Quando? “Entro la fine dell’anno”.