Riccia, 155.000 euro risparmiati con la riduzione delle indennità del Sindaco

116

RICCIA – “A Riccia abbiamo mantenuto invariate la maggior parte delle aliquote comunali e come Amministrazione abbiamo deciso di compensare le minori entrate con una lotta senza quartiere all’evasione fiscale (dal 2009 ad oggi scesa dall’80% all’8%) ed efficientando al massimo il risparmio energetico per tutti gli edifici pubblici. Ma soprattutto, come amministratori, abbiamo deciso per primi di dare il buon esempio, tagliando le nostre indennità di funzione. Da Sindaco, per lunghi periodi (come ad esempio nel 2014) ho rinunciato a tutto. Oggi percepisco solo 584 euro netti, a fronte dei 1.945 euro lordi che mi spetterebbero. Grazie a questa rinuncia, dal 2009 ad oggi, il mio Comune ha già risparmiato qualcosa come 155.000 euro”.

Così il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli (foto), che è anche segretario regionale del Pd Molise.

“Sempre a Riccia – aggiunge – gli asssessori prendono solo un minimo rimborso, i Consiglieri nulla e con i soldi risparmiati da sedici persone che lavorano quotidianamente per la collettività, è stato possibile restaurare la fontana in piazza Sedati. Complessivamente, il costo della giunta comunale è sceso dai circa 3.000 euro lordi mensili del 2006 ai 2.000 euro attuali e rispetto a 10 anni fa abbiamo ridotto sensibilmente i costi della politica.
Ma tagliare le spese per mantenere invariata la qualità della vita pubblica non basta.
Perché un buon amministratore ha anche il dovere di fare, realizzare, aumentare servizi e benessere per la sua popolazione. Con capacità, con passione.
E con questo spirito, la mia Amministrazione ha portato a casa risultati importanti.
Solo per citare gli ultimi, la messa in sicurezza sismica di tutte le scuole, il micronido a sostegno delle mamme, il finanziamento del progetto della Collina del Benessere, primo Comune ad aver attivato la videosorveglianza, il nuovo centro di raccolta rifiuti.
Senza mai dimenticare Il nostro Borgo del Benessere, diventato un modello nazionale per qualità nell’assistenza agli anziani e fonte di reddito per i giovani che se ne occupano.
Non lo dico io con autoreferenzialità, ma i fatti con oggettività. Dieci milioni di euro – conclude Fanelli – ottenuti, anche dall’Europa, per interventi che generano occupazione non solo temporaneamente, ma in modo strutturale”.