Termoli, Consiglio Comunale del 7 febbraio: maggiori regole per urbanistica e patrimonio

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Termoli consiglio comunale del 7 febbraio 2017Questa mattina trattati tre punti riguardanti l’Urbanistica

TERMOLI – Si è svolto questa mattina a Termoli il Consiglio Comunale che aveva all’ordine del giorno tre punti inerenti l’Urbanistica.

Il primo punto all’ordine del giorno approvato dalla Maggioranza del Consiglio Comunale è stato lo schema di convenzione che regola il rapporto contrattuale tra i soggetti privati che realizzano il programma costruttivo e il Comune.

Nello specifico gli interventi devono essere destinati prioritariamente alla realizzazione di alloggi prima casa per i soggetti destinatari dell’edilizia sociale (nuclei familiari a basso reddito anche monoparentali o monoreddito, giovani coppie a basso reddito, anziani in condizioni sociali e/o economiche svantaggiate, studenti fuorisede, soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio, immigrati regolari a basso reddito residenti da almeno 10 anni in Italia e da 5 nella regione Molise).

Non è pertanto possibile utilizzare tali programmi costruttivi per la realizzazione di abitazioni da porre sul libero mercato se non per una residua percentuale. Sarà possibile costruire i complessi residenziali in tutte le aree edificabili nonché per le istanze presentate al 31 dicembre 2014 anche su aree agricole. Gli immobili realizzati verranno venduti e locati al prezzo stabilito dalle norme regionali attualmente vigenti in materia di edilizia sociale.

REGOLARIZZAZIONE DELLE PRATICHE DI CONDONO EDILIZIO

Il Consiglio ha poi discusso e approvato l’atto fondamentale di indirizzo per la regolarizzazione delle pratiche di condono edilizio. Al momento attuale presso gli uffici del Settore Urbanistica del Comune giacciono oltre 1600 istanze di condono edilizio alle quali da trent’anni (sono infatti istanze che risalgono a un periodo che va dal 1985 in poi) non è ancora stata data risposta. Il Consiglio ha inoltre stabilito che, nel caso dall’esame delle pratiche dovessero risultare immobili per i quali è stata presentata istanza di condono ma che insistono (anche solo per alcune porzioni) su aree di proprietà comunale, sia prevista la possibilità di concedere in uso (diritto di superficie) quell’area per sessanta anni dalla data di approvazione dell’istanza. Alla Giunta viene conferito il mandato a concedere onerosamente l’uso del suolo su cui insiste la costruzione.

Infine il Consiglio comunale ha approvato un atto fondamentale per la procedibilità dei programmi integrati di intervento.

Si tratta di linee guida relative ad atti di programmazione negoziata finalizzata a riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio e ambientale del territorio.

I PIANI INTEGRATI DI INTERVENTO

I P.I.I. (Programmi Integrati di Intervento) intervengono quindi sulle aree degradate o dismesse e si caratterizzano per la presenza di una pluralità di funzioni, dalla integrazione di diverse tipologie di intervento, comprese le opere di urbanizzazione.

Prevedono l’integrazione tra il pubblico e il privato (vengono realizzati mediante avviso pubblico) nell’ottica di un’urbanistica contrattata che assicura vantaggi rilevanti del punto di vista delle finanze pubbliche; infatti hanno come obiettivo quello di migliorare parti del territorio comunale dal punto di vista della sostenibilità ambientale dotandolo di infrastrutture e servizi non presenti in quel contesto.

Con le tre proposte di delibera approvate in Consiglio l’attuale Amministrazione comunale continua a perseguire la strada di un’adeguata e proficua regolamentazione dell’ambito urbanistico al fine di garantire la certezza delle norme, la tutela dall’utilizzo indiscriminato del suolo e la possibilità di migliorare e riqualificare l’attuale sistema infrastrutturale della città.