110 e lode in canto: intervista al soprano Marianna De Tomo

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marianna de tomo foto

L’interprete molisana: “Termoli? Resta la mia città, insieme a Pescara, a cui mi sento particolarmente legata”. Ecco l’intervista

TERMOLI – Molisana di nascita e pescarese di adozione, per così dire, grazie al suo percorso di studi. La giovane soprano Marianna De Tomo, classe 1995, da anni è attiva sulla scena locale e ha conseguito, la scorsa estate, una laurea specialistica. In canto lirico – ovviamente – e con 110 e lode, presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara.

Soprano dalla voce penetrante e virtuosa, Marianna De Tomo sviluppa la passione per il canto lirico già dall’età di 16 anni, iscrivendosi al Conservatorio di Pescara. Legata alla sua terra, ha all’attivo diversi concerti che l’hanno vista interpretare i grandi autori del passato locale ma anche internazionale.

La cantante, proveniente da una famiglia di musicisti, nel 2016 si è esibita in un repertorio di romanze di Francesco Paolo Tosti, in un concerto svolto in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto di Amatrice, in centro Italia.

Marianna De Tomo ha una formazione classica e una spiccata vocazione lirica, non scissa da una fervente devozione, che ha avuto modo di divulgare anche nella sua tesi di laurea. Di questo e di molto altro abbiamo parlato con lei nel corso della nostra intervista. Il suo futuro, le sue aspettative: del suo percorso, ma anche dei suoi interessi. Di seguito l’intervista.

Marianna buongiorno e benvenuta: innanzitutto complimenti per la bellissima voce e auguri: sappiamo che a luglio ti sei laureata al conservatorio di Pescara con 110 e lode in canto lirico. A questo punto, prima di ogni altra cosa vorrei chiederti: come ti sei avvicinata alla musica? Qual è stato l’evento, se c’è stato, che ti ha convinta ad intraprendere questo percorso?

Vi ringrazio molto per avermi dato la possibilità di questa intervista. Riguardo alla vostra prima domanda faccio una premessa: i miei genitori sono musicisti per cui in casa mia ho “respirato” musica sin da piccola nonostante non abbia intrapreso da subito questo percorso ma solo successivamente in occasione del matrimonio di un familiare per il quale mia madre, che avrebbe suonato l’organo, mi convinse ad eseguire un canto liturgico. Si dice spesso che le cose accadano gradatamente e non dall’oggi al domani ma il giorno del matrimonio quando mi esibii (Fratello Sole e Sorella Luna (più comunemente definito “Dolce e Sentire”) è stato come se avessi coltivato questa passione da sempre. E data la mia predisposizione al canto lirico, intrapresi così il mio percorso di studi dapprima con un insegnante privato e successivamente al Conservatorio di Pescara.

Parlaci dei tuoi live show: le prime esperienze e quelle più recenti. Quali sono state le più significative? E perché?

Per me ogni esperienza è stata significativa, dai saggi di fine anno ai concerti, sia come corista che come solista fino ad arrivare alle dirette su Termoli Wild. Ognuna di queste esperienze “live” mi ha insegnato molto ed ogni emozione provata mi hanno aiutata a crescere sia a livello artistico che umano. Vi elenco alcune di queste esperienze:

– Il mio primo concerto ha avuto luogo il 1 Ottobre 2016 nella chiesa della Madonna del Carmine a Portocannone ed il repertorio era interamente incentrato sulle romanze da camera di Francesco Paolo Tosti, compositore abruzzese. Un concerto emozionante data la mia prima volta in pubblico, organizzato dalla Proloco come evento di beneficenza per la popolazione di Amatrice, vittima del terremoto avvenuto il 24 agosto dello stesso anno.

– un altro concerto è stato organizzato dalla mia parrocchia (che da quell’anno in poi ha proposto in ogni periodo natalizio), l’8 Dicembre 2016, giorno dell’Immacolata Concezione, dove ho eseguito brani tratti dal repertorio sacro, in particolare dedicati alla Madonna.

– Il concerto con orchestra e Coro del Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara e Coro della Virgola (coro abruzzese di cui facevo parte) con il Magnificat di J.S Bach. Questo concerto ha rappresentato una tappa fondamentale della mia vita in quanto fui selezionata (dopo un’audizione indetta dal direttore di Conservatorio, tra tanti coristi) per il ruolo di soprano I solista. Ricordo molto bene quando, dopo l’audizione, il Maestro del Coro mi disse che mi avevano scelta; è stata un’esperienza meravigliosa ed emozionante dove ho interagito con l’intera orchestra e coro del Conservatorio.

Nell’ultima diretta su TermoliWild.it hai eseguito ben due brani di Francesco Paolo Tosti. Sei molisana, ma in fondo siamo vicini di casa. Ti senti legata alla tua terra?

Moltissimo. Una cosa che sicuramente noi giovani sappiamo è che per costruirci un futuro siamo costretti a studiare o a lavorare fuori, ma Termoli resta sempre la mia città, assieme a Pescara a cui mi sento particolarmente legata e dove ho vissuto durante tutto il percorso al Conservatorio.

E a proposito di Termoliwild: come ti sei trovata con lo smart working? Può essere che ti ci dedicherai anche in futuro?

Riconosco che lo smart working ci ha aiutati davvero molto, sia per le lezioni online che seguivo con i docenti del Conservatorio, sia per l’iniziativa di Termoli Wild con Ezio Varrassi (fondatore ed organizzatore) che ringrazierò sempre moltissimo per avermi dato la possibilità di far parte del suo team per intrattenere chi come me era costretto a rimanere in casa durante il lockdown. E per il futuro ovviamente dipenderà dalle proposte che riceverò. Spero siano numerose…

In più di un’occasione hai eseguito dei brani di musica sacra: posso chiederti se sei credente? Se sì, in che modo interpreti la tua attività musicale alla luce della fede?

Si, sono molto credente. Frequento assiduamente la parrocchia e oltre a far parte del coro parrocchiale dai tempi delle scuole medie ho diretto lo stesso per alcuni anni. Inoltre la maggior parte dei miei concerti è incentrata sul repertorio sacro e proprio lo scorso anno ho conseguito la mia tesi (per la laurea triennale) parlando della figura della Madonna nella musica colta dal 1600 ai giorni nostri.

Hai studiato al conservatorio, sei un soprano, e chiaramente la tua voce ha un’attitudine operistica. Qual è l’interprete che, in assoluto, preferisci? E soprattutto: quale compositore ti ha influenzato di più?

Gli interpreti sono molteplici: per citarne qualcuna direi Anna Netrebko: così precisa tecnicamente e allo stesso tempo così intensa nelle sue interpretazioni. I compositori che mi hanno influenzata maggiormente sono senza dubbio Johann Sebastian Bach, Maurice Ravel ed Ennio Morricone. Per quanto riguarda Ravel ho discusso la mia tesi di laurea specialistica sulle sue liriche da camera, in particolar modo sulle cinque melodie popolari greche e due melodie ebraiche in cui mi sono anche esibita.

Quali altri generi musicali, se ci sono, ascolti nel tempo libero?

I generi musicali che prediligo sono molteplici: spazio dalla musica italiana a quella straniera: i brani che ascolto maggiormente sono quelli di Pino Mango, venuto purtroppo a mancare qualche anno fa. Le sue canzoni le ascoltavo spesso in macchina di mio nonno materno quando andavamo in campagna dove passavamo intere giornate ed oggi ascoltandole mi riportano indietro nel tempo.

Che progetti hai per il futuro? La musica è l’unica occupazione nella quale intendi investire?

Certamente, ho finalizzato il mio percorso di studi nel canto lirico, che inizialmente era nato solo come hobby e solo in seguito ho capito che avrebbe fatto parte della mia vita. L’obiettivo principale è l’insegnamento ma al tempo stesso mi piacerebbe molto continuare nella carriera concertistica.