O.M.C.T.I. a Campobasso: analisi e proposte per una futura promozione turistica locale

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omctiCAMPOBASSO – Nel pieno della Settimana dei Misteri, dal 19 al 22 Giugno 2025, dieci discenti molisani del corso professionale O.M.C.T.I. hanno somministrato un Questionario di Rilevazione Dati a passanti, turisti e residenti di Campobasso.

Le prime analisi indicano che i passanti intervistati per il 50 % appartengono alla fascia di età tra i 25 e i 60 anni, il 36 % superano i 60, mentre solo il 14 %, in netta minoranza, hanno meno di 25 anni. Sul totale solo il 38% sono donne, d’altro canto circa il 61% ha dichiarato di svolgere un lavoro, il 27 % di essere pensionati e il restante studenti. In sequenza, alla raccolta dei dati anagrafici-occupazionali si sono alternate domande aperte per condividere impressioni e esperienze dirette vissute o da vivere in merito alla fruizione del patrimonio culturale, territoriale ed enogastronomico. Ad esempio, dopo un’attenta pre-selezione dei sei maggiori attrattori turistici del Molise, è emerso che i meno conosciuti sono concentrati proprio nel capoluogo e sono Campobasso Sotterranea, il Museo Archeologico Nazionale dei Sanniti e il Santuario di S. Maria del Monte di Campobasso.

Una parte significativa del questionario si è concentrata sull’enogastronomia e gli intervistati sono stati invitati non solo a menzionare, ma anche a raccontare con un punto di vista emozionale, i piatti tipici della cucina molisana che non dovrebbero mancare nelle botteghe gastronomiche e nei servizi di ristorazione molisani.

Su un totale di 62 diversi piatti tipici e topici, venuti alla luce come specialità locali della tradizione e della memoria, è emerso che i veri e propri quattro punti cardinali della gastronomia molisana sono i Cavatelli al Ragù di maiale, Pizza e Minestra, le Pallotte Cace e Ova e i caratteristici Torcinelli. In attinenza ai dati statistici, sono stati utilizzati a campione due prodotti dell’agricoltura molisana, ottenendo che il 66 % conosce il Pomodoro di Montagano, mentre solo il 34% il Fagiolo di Riccia.

L’agricoltura, da sempre, è di vitale importanza per l’economia del Molise e del suo capoluogo, tanto che gli OMCTI, su proposta della loro docente Fernanda Ruggiero, hanno individuato nella sede dell’Ex Mercato Coperto di Campobasso un luogo ideale per lo sviluppo di un Quartiere Fieristico per istituire di conseguenza un calendario di manifestazioni che andrebbero a valorizzare anche l’adiacente Centro Storico. Data l’ostica ma necessaria rigenerazione dell’intero Borgo Murattiano, anche alla luce delle spiacenti note di cronaca attuali in merito al tema della sicurezza, sarebbe auspicabile e di vitale importanza lanciare almeno un percorso di riqualificazione con valore storico-culturale e potenzialmente enogastronomico, a partire da Piazza G. Pepe e che abbia come destinazione ideale il Santuario di S. Maria dei Monti, nei pressi dell’imponente Castello Monforte.

I futuri Operatori di Marketing Culturale e di Turismo Integrato, corso professionale di 240 ore, finanziato da Forma.Temp, promosso dall’Apl E-World SpA e attuato dall’Ente Forma.Service srl, che si concluderà a Campobasso il prossimo 3 luglio hanno dimostrato una grande efficacia operativa registrando percezioni, conoscenze e preferenze di turisti e residenti riguardo alle attrattive locali e all’attrattività percepita delle destinazioni molisane, fornendo una bussola preziosa, utile soprattutto a enti e operatori, per valorizzare il potenziale turistico del Molise e del suo capoluogo.

Immancabile durante le interviste la domanda sui Misteri di Campobasso, vero e proprio evento identitario per i campobassani e molisani, nonché unicum a livello nazionale. I tredici quadri viventi religioso-allegorici, realizzati da Di Zinno, che da secoli il giorno del Corpus Domini sono portati a spalla in processione per le vie del capoluogo, sono conosciuti dal 94% degli intervistati, tra cui molti visitatori giunti in Molise appunto per assistere alla manifestazione. Il Museo in cui gli ingegni vengono depositati per il resto dell’anno è conosciuto dall’85% dei passanti e tra questi solo il 72% lo ha effettivamente visitato.

In merito ai Misteri, numerosi sono i consigli che gli stessi cittadini hanno sentito di arrecare agli OMCTI .L’inclusione nelle attese bancarelle di un mercato in cerca di valorizzazione degli artigianati locali molisani, come avveniva un tempo, è stata molto richiesta, così come è di vitale importanza offrire ad un evento di tale portata l’accessibilità anche ai diversamente abili e agli anziani, attraverso l’installazione di supporti rialzati per garantire una visione soddisfacente, impossibile nel sovraffollamento, a causa anche di una scarsa segnaletica dei percorsi da seguire per assistere alla sfilata. La stessa criticità è stata sollevata anche per l’accesso ai musei, tra cui quelli inclusi nei maggiori attrattori turistici, ai quali si chiede un gestione più oculata delle aperture e degli spazi accessibili ed è possibile estenderla alla richiesta di servizi igienici pubblici più efficienti oltre che più diffusi.

Dato l’elevato numero di persone anziane disponibili a lasciarsi intervistare, è venuto a galla il loro appello, quasi come fosse un bisogno, ad essere coinvolte, in quanto depositarie della cultura storica e di trame di vita locali, nella valorizzazione costante dell’attività culturale, in sostegno e non in ostacolo ai più giovani, da includere nel programma di turismo delle radici e della memoria. I pochi giovani hanno avanzato la necessità di trovare e creare uno spazio aggregativo in cui confrontarsi e svolgere attività ludico-educative accessibili a tutti, rendendo la città di Campobasso un vero e proprio polo di aggregazione ricreativo-culturale che possa includere soprattutto i coetanei dei comuni limitrofi di prima corona.

La domanda che più ha raccolto consensi, in quanto ha reso gli intervistati protagonisti ideali di un programma di cambiamento, è stata appunto la seguente: “Cosa miglioreresti?”. Dalla promozione turistica all’esigenza di rigenerazione urbanistica, dalla necessità di un Ufficio Turismo per la promozione degli attrattori del territorio all’appello a una maggiore attenzione da rivolgere ai servizi sociali, i passanti hanno esposto preziosi consigli da tenere in assoluta considerazione.

Costante è la correlazione tra difficoltà della viabilità regionale e l’insufficienza di continui flussi turistici, da attribuire, in concomitanza, a una promozione e organizzazione di Eventi non solo stagionali ma diffusi lungo tutto il corso dell’anno. Eventi da includere, preferibilmente, in un calendario annuale della regione Molise, creando una rete di manifestazioni tipiche per evitare la controproducente concentrazione in ristretti periodi dell’anno e garantire un’attività e un flusso turistico costanti.

Sono emersi ulteriori argomenti da attenzionare, tra cui una riqualificazione del verde pubblico e la creazione di diversi pacchetti e itinerari turistici diffusi in tutto il Molise.

L’elaborazione dei dati ha infatti portato alla luce un numero totale di ottanta borghi e comuni da visitare assolutamente se si arriva in Molise. Tra i principali sono emersi Ferrazzano, Oratino, Bojano, Agnone, Roccamandolfi e Carpinone.

Gli OMCTI hanno continuato la loro attività nei giorni successivi grazie alle visite dei borghi di Montagano (CB), Castel Del Giudice (IS) e il centro storico di Campobasso. I discenti si sono recati nel paesino di Montagano dove hanno raggiunto l’Abbazia di Santa Maria di Faifoli, in cui è stato possibile ammirare le trasformazioni nei secoli da villaggio sannitico a giardino simbolico. Sempre nel paesino a due passi da Campobasso è stato svolto un incontro tecnico con un’Azienda Agricola biologica dove gli omcti hanno rilevato che la stessa presenta tutte le caratteristiche per potersi candidare come fattoria didattica per poter promuovere tutto l’anno i prodotti e i metodi di trasformazione.

Lo studio degli OMCTI ha toccato anche il cuore animato del borgo alto-molisano di Castel Del Giudice (IS), presso Borgotufi, albergo diffuso e luogo ideale in cui hanno partecipato al convegno “Restare, in movimento: paesi, persone, senso dei luoghi” dello scrittore Vito Teti. Durante l’incontro, l’antropologo ha sottolineato la centralità del legame sacro e innato con la terra e la natura, che non prevede uno sguardo malinconico al passato, ma dinamico verso il presente per restare nei propri luoghi, partecipando attivamente a costruirne il futuro.

Ultima tappa, in ordine di tempo, per gli OMCTI è stata Campobasso, con un itinerario alla scoperta dei misteri nascosti nei vicoli del Borgo Murattiano, sotto la guida dell’avv. Pino Ruta appassionato di narrazione storica che ha trasferito il giusto entusiasmo ai futuri promotori del territorio.