Ravenna-Campobasso 3-2: rimonta sfiorata, ma il cuore non basta

Doppietta di Tenkorang, gol di Motti e reazione molisana con Leonetti e Magnaghi. Cronaca, analisi e spirito rossoblù

new logo campobasso calcio 1919RAVENNA – Il Campobasso esce sconfitto dal Benelli, ma con la testa alta. Contro un Ravenna cinico e aggressivo, i rossoblù di mister Dionigi cedono 3-2 al termine di una gara dai due volti: primo tempo dominato dai romagnoli, ripresa di carattere e orgoglio molisano. La doppietta di Tenkorang e il gol di Motti sembravano aver chiuso i giochi, ma Leonetti e Magnaghi hanno riaperto tutto, sfiorando un pareggio che avrebbe avuto il sapore dell’impresa.

Il match si apre con un fulmine a ciel sereno: al 2’, Tenkorang approfitta di una disattenzione difensiva e insacca il vantaggio. Al 14’, Motti raddoppia con un destro preciso dal limite. Campobasso fatica a reagire, ma al 35’ trova il guizzo con Leonetti, bravo a sfruttare un cross di Gala e battere Anacoura di testa.

Nel recupero del primo tempo, però, Ravenna colpisce ancora: Tenkorang firma il 3-1 su azione da corner, lasciando Forte immobile. Nella ripresa, Dionigi cambia volto alla squadra: dentro Magnaghi, Brunet e Celesia per dare freschezza e profondità. I rossoblù crescono, spingono e al 93’ accorciano con Magnaghi, abile a svettare su Ravaglioli. L’assalto finale non basta: Nocerino sfiora il pari, ma Ravenna resiste.

L’analisi

Nonostante la sconfitta, il Campobasso ha mostrato segnali incoraggianti. La squadra ha saputo reagire con personalità, trovando soluzioni offensive e mostrando una buona tenuta mentale. Gala ha illuminato la manovra, Leonetti ha confermato il suo fiuto del gol, e Magnaghi ha dato peso e profondità all’attacco.

La difesa, però, ha sofferto troppo nei primi 45 minuti, lasciando spazi che Ravenna ha sfruttato con precisione. Da rivedere la fase di non possesso e la gestione dei calci piazzati. Ma la reazione nella ripresa è un segnale forte: il gruppo è vivo, e Dionigi ha le carte giuste per costruire una squadra competitiva.