CAMPOBASSO – Il 23 marzo torna Earth Hour, l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF. L’Ora della Terra/Earth Hour è una manifestazione in continua crescita che nel 2023 ha registrato un nuovo record di partecipazione: l’evento globale Earth Hour lo scorso anno ha coinvolto oltre 3,5 miliardi di persone in 192 paesi in tutto il mondo con lo spegnimento simbolico delle luci di oltre 18.000 monumenti, nell’ambito della più grande mobilitazione globale contro i cambiamenti climatici. Il 2023 è stato un anno ulteriormente allarmante dal punto di vista di climatico: gli eventi estremi e le anomalie si sono moltiplicate, giungendo a nuovi record come quello registrato in Canada in estate, con quasi 50° C in alcune località della British Columbia, dopo che l’Onu ha confermato che nel 2020 si sono raggiunti i 38°C in Siberia, temperature fino a oggi impensabili per quelle latitudini.
Nonostante questo, la COP26 sul Clima ha fatto solo qualche limitato passo in avanti, nulla di paragonabile all’accelerazione dell’azione e della riduzione delle emissioni
necessarie per cercare di limitare il riscaldamento globale a 1,5° C. Eppure in questo decennio è in gioco tutto, la possibilità di godere dei vantaggi della transizione come il pericolo di non riuscire a evitare le conseguenze più catastrofiche e ingestibili della crisi climatica. Con Earth Hour il Wwf propone a tutti, cittadini, comunità, imprese, istituzioni, di lavorare insieme per affrontare un pericolo enorme con la necessaria urgenza ed efficacia, accelerando in modo esponenziale l’azione climatica.
E’ anche necessario arrivare a incrociare l’azione climatica con le politiche economiche e sociali, e per questo chiediamo che anche in Italia venga approvata una Legge sul Clima che avvii la trasformazione in tutti i settori. Molti leader ormai definiscono la situazione climatica come da codice rosso: solo coinvolgendo tutta la società, abbandonando gli interessi di parte, in nome del bene e della vita di tutti gli esseri viventi, possiamo sperare di vincere questa sfida. Earth Hour è quindi, oggi più che mai, un appello alla Terra per la Terra, una chiamata all’azione perché ognuno, con un semplice gesto di un’ora, quello di spegnere la luce, dichiari la sua assunzione di responsabilità e si unisca agli altri in un’azione comune.
Perché solo agendo insieme ce la potremo fare. Il cambiamento climatico in atto su tutto il pianeta rappresenta una delle più importanti priorità ambientali e sfide future che il genere umano dovrà affrontare. “In questo quadro chiediamo alle amministrazioni di aderire ad Earth Hour 2024 attraverso lo spegnimento di luoghi significativi di competenza dei Comuni, sabato 23 marzo dalle 20.30 alle 21.30 (ora italiana), contribuendo altresì, laddove possibile, all’organizzazione di attività di sensibilizzazione dedicate”, si legge in una nota.