Con tale massiccio dispositivo, posizionato nel varco di Corso Mazzini e composto da diversi uomini e mezzi posti in punti diversificati, i militari hanno fermato tutti veicoli diretti al centro, controllando una per una le motivazioni che spingevano gli occupanti a uscire di casa.
A coloro che erano sprovvisti dell’autocertificazione finalizzata al controllo del rispetto delle misure adottate dal Governo per il contenimento del virus COVID-19, i carabinieri hanno fornito il modulo per dichiarare le ragioni dell’uscita (lavoro, salute, stato di necessità comprovato), dispensando i consigli per la corretta compilazione.
Solo oggi sono stati controllati oltre 250 veicoli e tutte le autocertificazioni presentate saranno esaminate nei giorni seguenti per la veridicità delle dichiarazioni in esse contenute.
I controlli quindi si fanno sempre più serrati e iniziano anche a fioccare le prime denunce penali: produrre un’autocertificazione riportante motivi non veritieri comporta la denuncia per dichiarazioni mendaci e per la violazione dell’art. 650 del Codice Penale (Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità). Per tali ragioni, solo negli ultimi tre giorni, la Compagnia di Campobasso ha denunciato a piede libero sei persone.
I controlli sono stati estesi anche agli esercenti, ma non sono state rilevate criticità, e su chi, rientrato giorni fa dalle prime “zone rosse”, non si è segnalato alle autorità sanitarie come previsto e nelle modalità ampiamente pubblicizzate. Ai più giovani si rivolge ancora un accorato e fermo invito a non uscire e non aggregarsi, se non per le ragioni previste dal decreto.
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