Quindi il cantautore fa un paragone con la sua terra d’origine, la Campania: “Sono situazioni che conosco molto bene perché non sono cresciuto in Irpinia ma ci sono andato da adulto, prendendo una casa in un paese quasi abbandonato, proprio perché questo essere un po’ fuori dalla storia pone anche un po’ al riparo della storia e io personalmente ne ho tratto giovamento e ho scoperto che anche nel piccolo si cela il gigantesco, ma a patto di dargli tempo”.
Capossela infine esalta il paesaggio, i silenzi e gli spazi di una regione come il Molise: “Nei luoghi di rarefazione demografica c’è una dimensione completamente diversa a livello temporale e spesso un contatto più aperto con gli elementi naturali, penso ad esempio al cielo. Puoi fermarti davanti a grandi bui e grandi silenzi e questi sono proprio i luoghi dove l’assedio della contemporaneità e la dittatura dell’attualità cessano e ci si pone in contatto con un tempo molto diverso che è il tempo della civiltà della terra. E’ proprio un mondo altro”.
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