“La legge – spiega – era volta a evitare che venissero date due contribuzioni relative allo stesso anno”. Il Tar, dunque, ha reputato errato il provvedimento dell’Amministrazione in quanto, a parere dei giudici, non c’è stato cumulo di contributi (nazionali e regionali) nello stesso anno.
“Il Tar Molise – osserva Latessa – ha ritenuto che al contributo ricevuto da Telemolise, di cui alla legge 448/98, fosse stato dato un titolo diverso rispetto a quello che viene definito con la legge regionale sull’editoria. Anche sotto questo profilo – aggiunge – il Corecom aveva fatto una valutazione differente, ritenendo che lo stesso titolo andasse inteso come qualsiasi contributo dato per favorire l’editoria, altrimenti si sarebbero create disparità di trattamento tra soggetti beneficiari. In questo caso il Tar ha invece ritenuto che quel contributo fosse stato assegnato per gli impianti (televisivi), mentre in realtà la legge per l’editoria va semplicemente a favorire il pluralismo dell’informazione”.
“Ovviamente – prosegue Latessa – l’Amministrazione si riserva di proporre appello anche perché la decisione del Corecom si fonda su un parere dell’Avvocatura dello Stato che avallava la nostra tesi, dunque, nulla di arbitrario. Rispettiamo la decisione del Tar e provvederemo a darne attuazione, riservandoci di ricorrere al Consiglio di Stato”.
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