Molto spesso si tratta di candidature presentate da militari o esponenti delle forze dell’ordine che, una volta candidati, hanno diritto, per legge, a una licenza straordinaria per tutto il mese della campagna elettorale. Il fenomeno si registra da anni esclusivamente nei centri sotto i mille abitanti dove non è necessario raccogliere le firme per la sottoscrizione delle liste.
“Lo scorso primo marzo – ha detto Della Porta – abbiamo approvato in Senato una norma che va a limitare fortemente questa possibilità perché ripristina la raccolta delle firme per presentare le candidature anche nei comuni più piccoli. Il disegno di legge ora dovrà essere approvato anche dalla Camera e spero che già dalle prossime elezioni Amministrative la nuova norma sia in vigore”.
Tra i casi più singolari del voto della settimana scorsa c’è stato quello di Salcito, Comune della provincia di Campobasso con poche centinaia di abitanti, dove sono state presentate nove liste, ma solo due hanno preso voti e le altre sette sono rimaste a zero.
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