Conoscere e studiare il miele, il corso di Confcooperative Molise

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Corso di introduzione all‟analisi sensoriale, docenti delle lezioni Rodolfo Floreano e Floriana Carbellano dell‟albo nazionale

CAMPOBASO – Si dice che gli dei fossero ghiotti di miele, il loro nettare. Ma forse non ne conoscevano a fondo gli aspetti, i dettagli, gli aromi, i segreti. Cosa c‟è di meglio, allora, di un corso di “Introduzione all‟analisi sensoriale del miele”? Casca a pennello come il miele in una tazza fumante di latte, è proprio il caso di dirlo. In questo weekend e nel prossimo ci sono lezioni molto interessanti tenute negli uffici della Confcooperative Molise di via Nina Guerrizio, organizzate dalla Volape, gruppo di associazioni di Molise, Campania, Lazio, Toscana e Piemonte. Il tutto, grazie ai docenti appartenenti all‟albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele, ovvero Rodolfo Floreano e Floriana Carbellano, rispettivamente editore e direttore della rivista “Apicoltore Italiano”.

A chi si rivolge un corso di “Introduzione all‟analisi sensoriale del miele”? In primis ad apicoltori professionali. Ma non solo, perché hanno risposto all‟appello amatori, consumatori abituali e persone che vogliano semplicemente imparare a riconoscere i vari tipi di miele tramite l‟analisi sensoriale. Il corso è sold out, 25 gli iscritti ovvero il massimo disponibile già a due settimane dall‟inizio, ottima risposta.

Con grande soddisfazione dei docenti, come conferma Floreano: “Siamo contenti di venire dal Piemonte per contribuire a migliorare le qualità sensoriali rispetto al miele. Io e Floriana Carbellano siamo docenti dell‟albo nazionale che è stato istituito nel 1988 ed è formato da circa 300 iscritti che devono sostenere annualmente degli aggiornamenti. Dopo questo corso potrà esserci un ulteriore corso di introduzione oppure un corso di primo livello, che è propedeutico a portare le persone a fare l‟esame per ottenere l‟iscrizione all‟albo”.

In definitiva, il corso deve servire ad elevare il livello di conoscenza degli apicoltori per migliorare la produzione e soprattutto la qualità del prodotto acquisendo nozioni tecniche sulla lavorazione del miele. Come sottolineano i docenti, “l‟attenzione degli allievi è stata soddisfacente nelle singole prove sensoriali che gli sono state proposte”. Dalle prove sui sapori all‟individuazione del grado di dolce, dall‟aroma al gusto passando per l‟olfatto: il miele è stato e sarà sviscerato in tutte le sue essenze, attraverso la degustazione e le tecniche precise anche per l‟uso in cucina.