Covid 19, i dati del 26 marzo a Campobasso: il punto del sindaco [VIDEO]

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“Vi prego ancora una volta di essere attenti e di rispettare le prescrizioni igienico-sanitarie e soprattutto quando vi recate al supermercato”

CAMPOBASSO – “A Campobasso si registrano tre nuovi casi, 2 asintomatici o meglio paucisintomatici, cioè quelle persone che non sviluppano segni evidenti della malattia ma hanno altri sintomi. Per esempio, la perdita dell’olfatto o del gusto, c’è chi sviluppa congiuntiviti però non hanno altre sintomatologie. Queste sono isolate nel proprio domicilio mentre la terza persona è in malattie infettive. Dunque, 22 casi positivi a Campobasso in totale, con 11 ricoverati, di cui 2 in terapia intensiva e 9 nel reparto di malattie infettive. Invece gli altri 11 gli isolati nei propri domicili”. Con queste parole il primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina, ha aperto il consueto punto della situazione al 26 marzo 2020.

“Va ricordato che si tratta in due di questi casi di persone provenivano già da un contatto con un positivo ospedalizzato e quindi è un segnale positivo almeno la ricostruzione della catena è abbastanza chiara tant’è che gli isolati ad oggi sono 75 come numero complessivo perchè due di questi erano già in isolamento ma hanno sviluppato sintomatologia diversa e sono stati sottoposti a tampone”.

Quindi ha parlato della notizia sui casi positivi al Covid 19 a Cercemaggiore: “Ieri sera dopo che ci siamo visti e stata divulgata la notizia purtroppo dei casi di pazienti infetti a Cercemaggiore. Perché ve lo voglio ricordare perché si tratta appunto di casi che si potranno ancora verificare al mese di marzo che era diciamo sul periodo più delicato quello che potrebbe ancora far crescere numero delle persone infettate e quindi contagiate. Però deve servire da monito quindi che ci serva da monito per limitare il più possibile ogni occasione di contagio quindi non ci sta anche il nome di dirlo”.

Il discorso è proseguito sull’età media dei ricoveri e nuove raccomandazioni alla cittadinanza: “L’età media delle persone sottoposte al ricovero è di circa 60 anni. Le persone che richiedono un intervento più importante e quindi la ventilazione polmonare e quindi la terapia intensiva hanno un’età più elevata però ciò non toglie che una di queste abbia più o meno 60 anni. Significa che l’età più o meno è stabile, vi prego ancora una volta di essere attenti e di rispettare le prescrizioni igienico-sanitarie e soprattutto quando vi recate al supermercato. Non costringeteci ad adottare una misura che è stata adattata in qualche altro comune dove addirittura si parla di ordine alfabetico e quindi di lettere che devono essere eseguite a quindi iniziali del proprio con il nome per andare a fare la spesa è un’ulteriore restrizione della libertà che in un momento come questo penso già qui iniziamo ad essere stanchi qui sarebbe un ulteriore appesantimento. Vi prego riusciamo tutti quanti insieme a raggiungere l’obiettivo se ci mettiamo la buona volontà”.