Disservizi alle Poste di Roccamandolfi, il sindaco scrive a Mattarella

57

ROCCAMANDOLFI – L’Ufficio postale di Roccamandolfi aperto a singhiozzo: il sindaco scrive al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio appellandosi all’Art. 3 della Costituzione. “Con questa missiva – premette Giacomo Lombardi – non si vuole solo rappresentare la problematica che coinvolge Roccamandolfi, ma anche denunciare una sorta di senso di abbandono e di annichilimento che i piccoli comuni devono quotidianamente affrontare”.

“Poste spa – ricorda il sindaco – seppur più volte interpellata e pressata, non ha fatto altro che ribadire il carattere contingente e temporaneo dell’apertura a giorni alterni dell’Ufficio postale di Roccamandolfi, dapprima giustificandola con l’emergenza sanitaria in corso e, di seguito, vincolandola a non meglio chiarite scelte di razionalizzazione aziendale. Da sindaco di un piccolo comune montano (900 abitanti in maggioranza anziani), devo con amarezza constatare come spesso la cittadinanza venga travolta da scelte calate dall’alto che favoriscono il più delle volte gli interessi suscettibili di monetizzazione rispetto a quelli che fanno il bene comune”.

“Condizioni di disuguaglianza e disparità – ha concluso – che attanagliano la nostra società e che rendono quasi una chimera l’art. 3 della Costituzione”.