Seguendo il flusso delle somme illecitamente sottratte, gli operatori della SOSC hanno rintracciato i truffatori: in un solo mese, su uno degli iban intestato a un’anziana signora di Napoli, erano confluiti oltre 36.000 euro, immediatamente “smistati” a favore di altri conti, attraverso una sistematica attività di trasferimento di somme, allo scopo di impedire o ostacolare l’identificazione della provenienza illecita del denaro. Sono in corso ulteriori indagini per identificare altre persone coinvolte nell’attività di riciclaggio del denaro provento di truffe.
In questo tipo di truffa, la vittima viene tratta in inganno dal fatto che l’SMS si presenta come proveniente da Poste Italiane o da una qualsiasi banca e, sotto la pressione psicologica di dover agire in fretta per sbloccare la carta, apre il link e inserisce informazioni sensibili. Difendersi da queste truffe è sempre possibile: basta non farsi prendere dal panico e utilizzare un po’ di buon senso, effettuando una semplice chiamata al numero verde del servizio assistenza clienti di Poste Italiane o della propria banca.
Poste Italiane e gli altri istituti di credito in nessun caso chiedono al cliente di inserire dati personali di accesso, né tramite SMS e né via e-mail o telefono. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale.
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