“Le vendite risultano leggermente in crescita sullo scorso anno (+5%, ad eccezione del comparto della carne, che resta stabile, e di quello del pesce che, da inizio anno, ha evidenziato un calo del -20%). Gli acquisti – sottolinea il direttore Angelo Pellegrino – si sono concentrati su quei prodotti che, per tradizione, non possono mancare sulle tavole a Pasqua, come pizze dolci e salate, carni da griglia e agnello, salumi, colombe, frutta e verdura di stagione”.
“Inoltre i negozi alimentari e i piccoli supermercati hanno dovuto fare i conti con notevoli rincari della merce all’ingrosso (carne +10/15%, pesce +10%, dolci e pizze al formaggio +5/10%, ortofrutta +5%), trainati dall’aumento generalizzato dei prezzi di materie prime ed energia. Il rischio è che ora a salire saranno, probabilmente, anche i prodotti a scaffale”.
“Abbiamo cercato di contenere in tutti i modi i prezzi – conclude il presidente di Fiesa Daniele Erasmi – ma non sappiamo per quanto riusciremo ancora a farlo. Accogliamo positivamente l’annuncio del taglio del cuneo fiscale: sono necessari rapidi interventi di riduzione delle tasse per cittadini ed imprese, in modo da recuperare il potere d’acquisto degli italiani e incentivare la spesa. Solo così tutti gli italiani potranno tornare ai ritmi pre-Covid”.
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