AGNONE – La Fonderia Marinelli partecipa alle celebrazioni del Giubileo 2025 con il dono della Campana del Giubileo al Santo Padre, per suggellare il legame che la unisce al Vaticano sin dal 1924, quando fu insignita del titolo di Pontificia. La fusione della campana, realizzata su disegno grafico ed esplicativo apprezzato ed autorizzato dal Vaticano, è fissata per la mattinata del 15 Dicembre 2023 e si svolgerà alla presenza di Sua Ecc.za Rev.ma Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che benedirà il sacro bronzo al momento della colata, invocando “Santa Maria” unitamente a Sua Ecc.za Vescovo della Diocesi di Trivento Monsignor Claudio Palumbo ed a Monsignor Antonio Mastantuono, Assistente Ecclesiastico UCID Nazionale.
La Campana ha il diametro di circa 65 cm., per un peso di circa 200 Kg ed il suono risponde alla nota musicale Re, riporta il Logo del Giubileo scelto dalla Santa Sede, il cui motto è “Peregrinantes in spem”, Pellegrini di speranza, e rappresenta quattro figure stilizzate per indicare l’umanità proveniente dai quattro angoli del Mondo, una stretta all’altra e abbracciate ad una croce simbolo del Cristo, che si prolunga trasformandosi in una ancora di speranza che si muove su un mare mosso a significare che il pellegrinaggio della vita non sempre si muove in acque tranquille.
E’ il viaggio dei popoli provenienti dai quattro angoli più tribolati della Terra verso la speranza di Pace, così come simboleggiato dal suono melodioso delle campane, un pellegrinaggio che potrà unire i popoli a Piazza San Pietro in un evento Giubilare, dove la Campana del Giubileo suonerà unitamente ad un concerto campanario, che con le sapienti mani dei Maestri Campanari di Agnone, potrà far risuonare melodie di Pace, Fede e Speranza, annunziando il Giubileo del 2025.
Sull’altro lato, è raffigurato Papa Francesco ed il Suo Stemma, e la Porta Santa in ricordo della Campana del Giubileo del 2000, posta nei Giardini Vaticani; ai lati gli angeli che posti ai quattro angoli del Mondo trattengono i quattro venti, perché non soffino sulla terra, sul mare né su alcuna pianta, come nell’Apocalisse (7,1-17 della Sacra Bibbia) e nell’affresco del Cimabue conservato nella Basilica superiore di San Francesco d’Assisi. Sono anche incise le parole dello Stemma di Papa Francesco: “Miserando atque eligendo”.