Isernia

Isernia, rampa Mazzini intitolata a don Giuseppe Di Massa

ISERNIA – La Commissione per la Toponomastica del Comune di Isernia, presieduta da Pasquale Damiani, ha proceduto a esaminare le richiesta di intitolazione di vie e piazze pervenute al Comune. Dopo un’analisi delle domande, la Commissione ha accolto favorevolmente una petizione sottoscritta da centinaia di cittadini che negli anni Cinquanta e Sessanta hanno avuto modo di frequentare l’oratorio dei Salesiani, diretto dall’indimenticabile don Di Massa, proponendo al sindaco e alla giunta di intitolare l’attuale rampa Mazzini proprio a lui: a don Giuseppe Di Massa.

Una decisione, presa all’unanimità da tutti i componenti, che ha tenuto conto che lungo la rampa, oggetto dell’intuizione di tanti cittadini di Isernia, non vi è alcuna abitazione e pertanto nessuno sarà costretto a cambiare residenza sui documenti.

Don Giuseppe Di Massa arrivò a Isernia alla line degli anni Cinquanta e vi rimase per circa dieci anni. Era un animatore nato, un suscitatore di iniziative e movimenti, ricco di entusiasmo e zelo sacerdotale, un trascinatore di masse giovanili da cui era affascinato e che riusciva ad elettrizzare nei più svariati modi: dallo sport al teatro, dallo svago alla musica. Nei suoi pensieri vi erano i giovani a cui si dedicava, sicuro di agire per il bene. Don Di Massa, infatti, aveva fatto suo il motto di Pio XII:

«I giovani sono la pupilla dei miei occhi». La sua azione di animatore ha formato tanti giovani di cui conosceva psicologia e segreti, sforzandosi sempre di aggiornarsi e adattarsi alla mentalità dei suoi ragazzi che frequentavano l’oratorio di via Mazzini, dove attualmente c’è la sede dell’Università. Tanta generosità prodigava anche alla città d’Isernia, con amore sacerdotale e ricchezza di entusiasmo che veniva contraccambiata con tanta partecipazione.

La commissione ha anche deciso di denominare “Piazzale Enrico De Masi” quello che è l’attuale slargo davanti alla Gea Medica, intitolandolo al fondatore dello stabilimento termale dell’acqua solfurea.

La commissione ha approvato all’unanimità queste due prime intitolazioni ed ora attende che il sindaco, Giacomo d’Apollonio, e l’assessore alla toponomastica, Cesare Pietrangelo, si attivino per la conclusione dell’iter di intitolazione, da sancire con appositi atti deliberativi.

La Commissione, inoltre, per quanto riguarda la richiesta formulata dagli eredi del prof. Giuseppe Manuppella, al fine di intitolargli una strada cittadina, dopo aver accertato che già porta il suo nome una importante scuola sita in via Berta, si è riservata una decisione definitiva non appena sarà acquisito lo stradario.

I commissari, altresì, hanno preso atto della proposta formulata dall’avv. Duilio Vigliotti di effettuare una ricognizione della toponomastica esistente, confrontandola con le intitolazioni a suo tempo adottate con la delibera 35 del 4 febbraio 2004.

La Commissione, inoltre, ha invitato l’ufficio competente a fornire lo stradario aggiornato, precisando che in mancanza di quanto richiesto c’è una evidente impossibilità ad operare efficacemente. L’organismo ha preso anche atto dei suggerimenti pervenuti per intitolare vie a Cosmo Gentile, medaglia d’argento al valor militare, ai Martiri delle Foibe, al senatore Lello Lombardi, all’agente di polizia di stato Giuseppe Iacovone; nonché la proposta di intitolare un’area giochi a Donato Erario. Tali richieste saranno valutate non appena la Commissione sarà in possesso della stradario ufficiale.

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