ISERNIA – I cuochi della Federazione Italiana Cuochi sezione Molise, in particolare con le attività connesse ai quattro giorni aeserniani che promuovono la cipolla di Isernia, a cura della sezione provinciale di Isernia guidata dal presidente Giovanni Colarusso, hanno messo in campo molteplici azioni divulgative e enogastronomiche.
L’esaltazione della cipolla di Isernia, un vero e proprio brand dell’intero territorio pentro, da anni solletica la curiosità di migliaia di visitatori e lo studio da parte di esperti e università, che della biodiversità molisana onorano la parte migliore. La prima giornata della Fiera più interessante del Molise, ha visto riempire la piazza che ospita la Cattedrale, di stand enogastronomici di pregiato livello e soprattutto di postazioni atte alla dimostrazione e alla dedicazione culinaria per i bambini.
Un vero e proprio laboratorio a cura della pastry chef Antonietta Cornacchione che, coadiuvata dalla giovanissima Chiara Di Pietro ha letteralmente coinvolto decine di ragazzi nella realizzazione di dolci tipici. Un vero delirio di gioia, sia per i piccini che per gli adulti genitori che, alla presa con centinaia di scatti fotografici, sperano così, in un aiuto in cucina da parte dei propri figli. Antonietta Cornacchione, professionista specializzata nella preparazione di dolci, dessert e prodotti di pasticceria, si distingue per l’ideazione di nuove ricette e per la presentazione estetica dei piatti.
Una solida base di conoscenza sulle materie prime, sulle tecniche di cotture, le diverse tipologie di impasti e creme, supportate dalla tecnica di decorazione permette ogni anno di stupire e coinvolgere ragazzi di ogni età con lo scopo nobile della divulgazione e della razionale forza della cucina molisana, ancorata a tradizioni, cultura e decisamente alla bellezza e bontà dei prodotti. I laboratori si susseguiranno nei giorni della Festa. Contestualmente gli chef molisani hanno catalizzato l’attenzione della piazza proponendo un concorso culinario sulla cipolla partecipato da professionisti del settore enogastronomico. Una vera e propria sfida a colpi di eccellenze e preparazioni mai scontate.
La finale ha visto partecipare quattro chef ben conosciuti in Molise quali: Stefano Gergely de la “Fonte dell’Astore”, Simone Petti dell’Imperfetto ristorante, Marco Massaro de l’Elicriso Ristorante, Eliana D’Antonio del ristorante aeserniano “Distinto”. Rollè di baccala aromatizzato alla cipolla, tagliatelle cipolla e prosciutto, cubo di cipolla, cipolla ricotta e tintilia i piatti sottoposti alla giuria presieduta dallo chef, decano della Federazione, Domenico Antenucci. Una gara dalla sublime sonorità di piatti dall’eccellente preparazione e dal gusto che dal divino idillio partecipativo, han riportato al sogno della frescura la caldissima serata aeserniana.
Come per tutte le partecipazioni agonistiche la necessità di premiare un vincitore, non ha scalfito l’emozione della premiata giuria e, nell’esaltare la giovinezza, capro espiatorio di vecchie glorie lagrimanti di felicità nel vedere giovani all’opera, la stessa ha così stilato la classifica. Il primo premio è stato assegnato al giovane Raul Bova della cucina molisana proveniente dalla Transilvania, Stefano Gergely.
A seguire la bravissima e bellissima Eliana, a seguire Marco e Simone. La premiazione ha visto partecipe il foltissimo pubblico, che non ha fatto mancare applausi ai premiati e ai premianti nelle persone degli chef Gaetano Minervini, Vittorio Sallustio, Giovanni Colarusso e del già presidente della provincia di Isernia, nonché assessore regionale Luigi Mazzuto, fautore dell’unica grande fiera del Tartufo molisano tenutasi proprio a Isernia e ormai dimenticata dal lungo tempo trascorso. Il Molise è terra di biodiversità, la cipolla come il tartufo meritano di certo un posto in Paradiso.
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