Lotta alla pesca illegale, report del focus group di Uecoop

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REGIONE – La pesca illegale non dichiarata e non regolamentata sottrae ricchezza al mare e all’economia legale dei territori. Perciò Ue.Coop ha deciso di approfondire le problematiche innescate dalle attività di cattura illecite – che rappresentano un canale di primario inserimento nel mercato nazionale di prodotti ittici pescati illegalmente – e allo stesso tempo favorire l’incontro e il dialogo tra piccola pesca costiera/artigianale e pesca ricreativa che convivono negli stessi areali costieri e condividono le medesime risorse.

Questi i principali obiettivi contenuti nel Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura 2017-2019, annualità 2020 che Ue.Coop, sostenuta dal Mipaaf , sta portando nelle principali regioni italiane per contrastare l’illegalità favorita anche dalle difficili condizioni economiche post Coronavirus. Lo scopo è arrivare a porre in essere una serie di misure legislative e buone pratiche per ridurre lo scontro tra i pescatori, insieme al fenomeno della vendita di prodotti ittici non dichiarati sul mercato nazionale e garantire la sicurezza e la salubrità degli alimenti correttamente tracciati.

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri il focus group interregionale Abruzzo e Molise ma le regioni coinvolte saranno in tutto nove, fino al 3 di agosto. Molti i temi condivisi tra i partecipanti: dall’importanza della formazione nelle scuole alle esperienze delle cooperative che operano nella pesca professionale, dal rispetto delle regole alla tutela dei consumatori e quella della salute con i consigli di esperti nutrizionisti.

Nel progetto, oltre alle Capitanerie di Porto, sono stati coinvolti anche alcuni stakeolder in rappresentanza del mondo della pesca sportiva, dei ristoratori, dei consumatori, della scienza e della ricerca per promuovere la pesca regolare e individuare strumenti efficaci per contrastare la pesca illegale e non regolamentata.