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Macchiagodena, eventi per la Giornata dei Borghi Autentici d’Italia

MACCHIAGODENA – Il 10 ottobre 2021 si celebra la Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, quest’anno il testimonial dell’iniziativa è il volto di “Linea Verde” di Rai1, Beppe Convertini. Macchiagodena aderisce alla importante Giornata – come unico paese molisano – dell’Associazione che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali e organismi di sviluppo locale con l’obiettivo di riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare. E nel borgo isernino gli appuntamenti durante la mattinata e il pomeriggio saranno veramente tanti, e rientreranno proprio nel periodo in cui è in corso l’esclusivo progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”. Mercatini, passeggiate nella natura, inaugurazione di monumenti, mostre d’arte, libri, balli, tradizioni e proiezioni di video: tra i tanti momenti della Giornata del 10 ottobre.

COSA SI FARÀ A MACCHIAGODENA DALLE ORE 8 ALLE ORE 22

ORE 8,30 – Apertura mercatini in piazza e lungo le strade del paese.

ORE 9 – Passeggiata lungo il sentiero Lipu

ORE 10 – Inaugurazione monumento ai donatori di organi realizzato dall’AIDO

ORE 11 – Esposizione presso la Torretta Medievale del dipinto San Girolamo di Luca Giordano concesso in comodato d’uso dalla Fondazione De Chiara De Maio.

ORE 12 – Deposizione Corona al monumento dedicato ai Caduti e Invalidi sul lavoro ANMIL

ORE 16 – PIAZZA OTTAVIO DE SALVIO – Presentazione del libro di Elisa Vitone, Angela Di Niro e Nicola Lanese Terra e sapori, il cuore antico del Molise a tavola.

C’è molto in queste pagine. Ci sono le ricette, certamente. Sapori e gesti che vengono da lontano, profumi di ieri e di oggi, fragranze che mantengono sveglia la memoria. Piatti che sanno di festa e di lavoro, di sudore e di risate, di inventiva per il poco disponibile di un tempo, di accortezza nella scelta del parecchio che oggi abbiamo. Alla base resta sempre la genuinità dei prodotti. Il suggerimento, sotteso in ogni pagina, è sempre di badare innanzi tutto alla bontà di ogni ingrediente: possiamo farlo pur non disponendo sotto casa dell’ovile, del pollaio, dell’orto.

C’è l’amore. L’amore per quel qualcosa di magico che c’è nel mescolare, impastare, amalgamare. Un gesto d’amore è ogni pietanza portata a tavola. In cucina tutti possiamo mettere amore, inventiva, provando sempre quell’emozione che dà la creatività affidata alle proprie mani. Ma anche l’amore per la propria terra, che avara non è mai. E anche amore per il lavoro, che è sempre appagante qualunque sia il risultato, in cucina come in ogni altra occupazione.

C’è la famiglia. La famiglia come punto di partenza e punto di arrivo di ogni gesto. In famiglia prima di tutto è la gioia di mangiare insieme e, prima ancora, di decidere insieme le scelte, di condividere l’impegno, di spartire non solo le difficoltà ma anche il piacere di un piatto ben riuscito. La famiglia come sede primaria di condivisione di ogni sapere, passato da una generazione all’altra attorno al profumo del cibo.

C’è la lingua. La lingua madre, il dialetto così tanto in pericolo oggi più che mai, sovrastato inesorabilmente dal parlare omologato. Le ricette, così, da semplici sequenze di dosi, tempi, impasti, diventano anche messaggere e traghettatrici di parole, modi di dire, filastrocche, che rischiano di finire per sempre nella dimenticanza del presente e che in queste pagine mostrano tutta la loro vitalità.

Ci sono le stagioni. Ogni stagione, qui, è portatrice di occupazioni, gesti, doni. La loro sequenza, in queste terre del centro-sud d’Italia, ancora si scorge nei colori mutevoli dei campi accompagnati dal profumo del ragù che si spande nei vicoli dei piccoli paesi arroccati. Le stagioni, in Molise, ancora segnano i tempi secolari della vita; qui è tuttora possibile vivere e condividere riti che rispettano la sequenza delle feste del calendario liturgico; qui le tappe dell’anno agrario sono ancora avvertite nelle consuetudini alimentari, nelle pietanze rituali, nelle stesse cerimonie sacre e profane.

C’è il Molise. Il Molise che lavora, che va verso il futuro consapevole dell’importanza di ogni innovazione ma certo anche dei doni insostituibili del passato. Il Molise che ha fatto tesoro delle tecnologie, ora utilizzate nelle campagne, nelle stalle, nei caseifici, negli oleifici, nelle aziende vinicole, nei pastifici, Ma c’è anche il Molise che in tutto questo mette ai primi posti qualità e tradizione, apprezzate e sempre più conosciute in Italia e nel mondo.

C’è la natura. La natura che offre erbe e frutti spontanei, basta solo avere la curiosità di imparare a riconoscerli facendosi guidare per mano. Spontaneamente e senza parsimonia crescono salutari verdure campestri che possono trasformarsi in una ricchissima varietà di gusti, in piatti antichi ogni volta rinnovati dalla creatività. Natura, quella del Molise, ricchissima dei profumi di bosco che si spandono dalle pinete e dalle faggete dell’Alto Molise, dalle macchie di cerri e roverelle del Medio Molise, dai prati e dai tratturi del Basso Molise. Funghi e tartufi del Molise, rinomati per la loro qualità dentro e fuori regione, trovano spazio anche nella cucina quotidiana di chi abita qui e che a braccia aperte accoglie il visitatore con le fragranze generose dei fornelli. C’è infine il racconto. Il racconto di esperienze create e vissute giorno dopo giorno con sapienza, con orgoglio, con allegria.

Elisa Vitone. Elisa Vitone è nata a Campobasso il 15 giugno 1979. Vissuta a Cercemaggiore e sin da piccola aiutava le nonne in cucina e proprio nelle antiche cucine tra i forni a legna e i tegami di terra cotta le anziane di casa le hanno trasmesso tutto il loro sapere e le tradizioni culinarie. Diplomata nel 1998 in tecnico della gestione aziendale, nel 1999 sposa Biagio Di Bona e diventa mamma di tre figli Nel 2001 rileva l’ azienda agricola di famiglia e la trasforma insieme al marito aprendo anche un agriturismo. Nel 2018 consegue il titolo di agrichef di campagna amica, 2020 per una casualità conosce il fotografo Nicola Lanese ed Angela Di Niro studiosa di tradizioni antiche e da li nasce una squadra forte che da alla luce un ambizioso progetto: quello di realizzare un libro di nicchia sulle tradizioni culinarie della nostra regione.

Angela Di Niro. Angela Di Niro nata a Cercemaggiore (Cb), funzionario archeologo attualmente in riposo, ha svolto la propria attività nel Ministero della Cultura presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise. Ha condotto scavi archeologici in Molise, tra i quali l’anfiteatro di Larino, siti sannitici e romani in varie parti del territorio, necropoli. Ha promosso la conoscenza del Molise archeologico sia presso le scuole della regione, con iniziative didattiche pionieristiche nel settore, che in ambito nazionale e internazionale mediante mostre, pubblicazioni, convegni, gemellaggi tra musei europei. Ha curato l’allestimento del Museo Sannitico a Campobasso e ha promosso e gestito iniziative di valorizzazione in varie parti del territorio molisano. Nel quadriennio in cui ha rivestito il ruolo di assessore alla cultura presso la Provincia di Campobasso ha inoltre intensificato le attività di divulgazione e valorizzazione degli aspetti culturali anche in altri campi, da quello storico e artistico alle tradizioni locali. Ha inoltre fondato riviste e curato pubblicazioni inerenti fenomeni storici locali, quali ad esempio il brigantaggio di cui ha curato anche delle riduzioni teatrali, l’emigrazione, l’enogastronomia, il dialetto.

Nicola Lanese. Nicola Lanese, è nato a Ripalimosani (Cb) il 4 marzo 1964 e vive tra Italia e Brasile dove è direttore della comunicazione di una importante scuola di musica. Nipote d’arte, è approdato al mondo della fotografia grazie allo zio LEFRA, uno dei fotografi più importanti della Regione a 11 anni. In seguito si è formato in Fotografia e giornalismo presso l’Accademia delle Arti di Urbino (PS) nel 1986. Da oltre 20 anni collabora con le reti televisive Mediaset per la quale è stato corrispondente di guerra, con l’Agenzia ANSA e ha girato numerosi documentari. Sue esposizioni in Italia e in Brasile. Esperto in fotografia di food, a capodanno 2020 l’incontro con la agrichef Elisa Vitone e da qui quasi per scherzo è nata l’idea di realizzare un libro che raccontasse le nostre tradizioni a tavola. Il libro è stato concepito durante il lockdown.

ORE 17 – PIAZZA OTTAVIO DE SALVIO – Rievocazione contadine, canti e balli popolari “La scuffrata”

In piazza anche pannocchie da pulire per mostrare ai turisti la tradizione paesana. Dalla coltivazione del granturco alla sua trasformazione.

ORE 18 – Presentazione progetto VR360 “Visione in 360”

Documentario realizzato con la tecnologia VR 360 nei luoghi più belli del centro storico e dei percorsi naturalistici circostanti. Il documentario è “Visioni in 360”, realizzato da INCAS Produzioni e diretto da William Mussini.

La tematica di quest’anno della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia è “GENIALI”, l’arte del saper fare, dell’individuare talenti creativi nelle comunità locali che siano motivo di orgoglio territoriale. Un inno alla vivacità e all’intuito, alla manualità e alla ricerca, all’arte e all’improvvisazione, ma anche allo studio, all’invenzione, alla socialità e alla solidarietà. Un momento celebrativo del genio custodito dalle persone e dagli elementi che vivono e perdurano ad esistere nei singoli territori al punto da renderli concretamente unici e autentici.

Beppe Convertini, volto di Linea Verde di Rai1, testimonial dell’iniziativa: «È un vero piacere essere stato scelto come testimonial della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia 2021. Mi riconosco appieno, infatti, nelle finalità di un’Associazione che intende favorire uno sviluppo locale a partire dal benessere della comunità, imprescindibile soprattutto in questo particolare momento storico. Con il programma tv Linea Verde, in onda la Domenica su Rai1, cerco da sempre di raccontare l’autenticità dei luoghi e dei singoli territori e ritengo quindi vincente la tematica prescelta per quest’edizione: i borghi italiani sono scrigni inesauribili di genialità e creatività che meritano di essere valorizzati e conosciuti».

L’Associazione Borghi Autentici d’Italia, promotrice dell’iniziativa: «Essere oggi un Borgo Autentico significa avere la consapevolezza delle proprie radici e della propria storia. Un immenso patrimonio materiale e immateriale che appartiene anche ai contemporanei ma che va necessariamente trasferito alle generazioni future attraverso la capacità e la genialità intrinseche al territorio. Un’edizione della Giornata Nazionale, dunque, che vuole guardare al futuro sottolineando l’unicità del presente e del passato, ma anche un’edizione dal forte valore simbolico che sa di ripresa e di rinascita. Grazie a Beppe Convertini che ha appoggiato la nostra iniziativa e grazie a tutte quelle comunità che giorno dopo giorno proseguono il cammino della ricerca costante di miglioramento».

Gli appuntamenti si terranno in Piazza Ottavio De Salvio e in altri luogi del paese, ma in caso di maltempo alcuni di essi saranno spostati all’interno della Biblioteca Comunale. Per tutti coloro che intendano partecipare agli eventi al chiuso, dai 12 anni in su, sarà sufficiente esibire la Certificazione Verde, ovvero il Green Pass (cartaceo o digitale), per attestare anche una sola dose di vaccino, il tampone molecolare o rapido, oppure la certificazione di avvenuta guarigione dal Covid-19 entro 6 mesi, accompagnati da un documento di identità, come da disposizioni di legge (D.L. del 23 luglio 2021 n. 105) e indicazioni del ministero della Salute per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

Le giornate dedicate alla cultura, all’arte, e ai libri in particolare, vedono l’Amministrazione comunale locale lavorare in sintonia con il network Borghi della lettura e la Pro Loco di Macchiagodena.

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Argomenti: Macchiagodena

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