Arriva dal Licata ma il suo curriculum parte da lontano: settore giovanile dell’Empoli, poi Palermo e Trapani, prima di affacciarsi giovanissimo al calcio dei grandi. A 20 anni ha già dimostrato affidabilità, corsa, personalità e una sorprendente maturità tattica.
Mancino naturale, dinamico, propositivo, Lanza sa spingere sulla fascia ma anche coprire con intelligenza, alternando qualità e senso della posizione. Il suo approdo in Molise è tutt’altro che un salto nel buio: è una scelta di campo, di fame, di ambizione.
“Essere qui è un onore. Campobasso non è una squadra qualsiasi: è un popolo – ha detto Matteo dopo aver firmato il contratto – Ho visto quella curva anche solo in video, e mi è bastato per capire cosa significhi giocare per questa maglia. Io vengo da Palermo, ho fame, voglio crescere, ma soprattutto voglio meritarmi questa piazza. Voglio sentire quel boato dopo un mio recupero, dopo un assist, dopo una vittoria. E so che qui posso farlo. Il progetto del Lupo è ambizioso, ha dentro passione vera, e per un ragazzo come me è impossibile non voler dare tutto, ogni giorno, per questi colori”.
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