La prima è: le bollette lo scorso anno costavano 100 euro, quest’anno costano 500, sull’aumento lo Stato ci guadagna, ovviamente con l’Iva e le accise. Perchè intanto non diciamo che lo Stato non guadagna sull’aumento delle bollette e ci taglia tutti gli oneri sulla parte eccedente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente? È una misura a costo zero per lo Stato italiano e non capisco perché non si sia ancora fatto. L’impatto può essere minimo? Intanto è un impatto che leggi in bolletta”.
“Un’altra cosa banale – ha aggiunto – che si può fare e che può fare l’Italia, sulla quale sto lavorando ad un documento e sono disposta ad andare domani in Parlamento per approvarla, è dividere il costo dell’elettricità dal costo del gas perchè noi abbiamo questa convenzione che quando nacque serviva perché il gas costava meno, li regali tu quel costo delle fonti energetiche al gas. Ma oggi che il gas sta a 700 e le rinnovabili stanno a 100 non ti conviene più tenerlo legato: slegalo perchè la stessa bolletta con 50% da termoelettrico e 50% da fonti rinnovabili a te non costa più 700, ma ti costa 400”.
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