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Messa interrotta a Cremona, D’Uva presenta una denuncia

REGIONE – Ha fatto molto discutere l’irruzione da parte dei Carabinieri in una Chiesa della Diocesi di Cremona, nel bel mezzo della celebrazione della Messa, interrompendo la funzione per identificare e multare i presenti.

Sul punto l’intervento di Giustino D’Uva, dirigente nazionale del Sinlai e responsabile Lega della Terra Molise, che da libero cittadino ha inteso presentare una denuncia alle pubbliche autorità.

“Ho denunciato alla Procura di Cremona la vicenda, perché credo che sia intollerabile in un Paese civile – ha dichiarato D’Uva – che dei carabinieri entrino in divisa in una Chiesa, interrompendo la messa ed arrivando addirittura sul presbiterio rivolgendosi al prete in modo concitato. Tutto ciò al mero scopo di contestare una violazione amministrativa; peraltro, il codice penale punisce e sanziona come reato l’interruzione di una funzione religiosa.

Senza voler entrare nel merito se sia giusto o meno celebrare messa in questo periodo di quarantena, è chiaro che, pur ammettendo che il sacerdote ed i fedeli stessero commettendo un illecito, sarebbe stato opportuno attendere la fine della messa per identificarli e comminare la sanzione.

Spero – conclude D’Uva – che Procura indaghi debitamente e che, se dovessero ravvisarsi gli estremi di un abuso, chi ha sbagliato paghi, affinché non abbia più a ripetersi una scena del genere, propria di un regime di stampo sovietico e non di uno stato di diritto”.

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