Martedì mattina la prima ‘richiesta’ di un tizio in scooter, protetto da un casco integrale: “Chiudete il cantiere e venite a parlare, altrimenti vi spariamo uno a uno”. Episodio subito denunciato alla Polizia di Stato, mentre gli operai riferivano di aver visto l’uomo del racket girare ancora nei pressi del cantiere.
Ieri mattina l’individuo si è ripresentato agli operai ribadendo le minacce in tono ancora più acceso. Di fronte alle nuove minacce, anche queste denunciate alla Polizia, la sede centrale della ditta ha deciso di sospendere le attività e far tornare a casa sia la squadra che i macchinari.
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