Nasce il primo Laboratorio di Innovazione Territoriale (L.I.T.)

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laboratorio di innovazione territoriale

REGIONE – Futuridea e Gal Molise Verso 2000 sono pronte per la nascita del primo Laboratorio di Innovazione Territoriale (L.I.T.) quale punto di incontro e di collaborazione tra il mondo della ricerca, dell’impresa e degli stakeholders locali per implementare soluzioni e progetti innovativi che sostengono lo sviluppo competitivo dei settori agroalimentari, artigianali e manifatturieri ponendo attenzione alla tutela delle risorse ambientali e degli ecosistemi.

Si tratta appunto di un progetto rivolto prevalentemente ai territori rurali ed interni. La manifestazione di interesse è rivolta ad imprese ed organizzazioni interessate all’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi dell’agricoltura, artigianato e manifattura.

Per rispondere alla presente manifestazione d’interesse è necessario collegarsi https://www.galmolise.it/laboratorio-di-innovazione-territoriale-l-i-t/ oppure compilare il modulo online al link: https://forms.gle/VkYdovW5XmTQKxVa6

La partecipazione al Laboratorio di innovazione territoriale e ai living lab è gratuita, non sono previsti oneri/costi.

“Siamo grati a Gal Molise e Regione Molise per aver creduto fin dall’inizio in questo ambizioso progetto – afferma Francesco Nardone, Responsabile Relazioni Istituzionali di Futuridea – Ora siamo pronti per far nascere questo Laboratorio di Innovazione Territoriale, il primo progetto nazionale orientato alla condivisione e al coinvolgimento degli imprenditori (e aspiranti tali) dei territori interni. La strategia è orientata a perseguire cultura, innovazione, originalità, ricerca scientifica e tecnologica, e l’utilizzo di strumenti innovativi territoriali serve in primis a colmare i deficit di conoscenze e sostegno alla nuova imprenditorialità delle aree interne. Strumenti “personalizzati” di sviluppo e di emersione di eccellenze, ma anche strumento costante di monitoraggio delle nuove tecnologie e del mondo digitale, affinché queste ultime siano anche disponibili in tempi rapidi. Pertanto – conclude Nardone – la nascita di questo Laboratorio è l’avvio di un percorso partecipativo tra soggetti pubblici e privati che mette al centro il bene comune di un territorio e il tentativo di superare i gap di conoscenze e trasferimento tecnologico”.