Papa (Coldiretti): “Il dialogo tra Unione Europea e Stati Uniti è oggi più che mai strategico”

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Claudio Papa

CAMPOBASSO – “Il dialogo tra Unione Europea e Stati Uniti è oggi più che mai strategico per garantire sicurezza e prosperità a famiglie e imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico”. Ad affermarlo è Claudio Papa, Presidente regionale di Coldiretti Molise, fresco di due riconoscimenti di altissimo valore ricevuti nei giorni scorsi: il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ricevuto ad Isernia in occasione della Festa della Repubblica, e l’Heroes Award 2024 della Filitalia International & Foundation, assegnatogli pochi giorni fa a Philadelphia, che premia chi si distingue nella promozione dell’eredità culturale italiana e nel servizio pubblico internazionale.

Secondo Papa, titolare della Nutfruit Italia, azienda biologica che produce ed esporta nel modo mandorle e frutta secca in guscio, in questo periodo storico è “fondamentale sviluppare una strategia congiunta che favorisca l’aumento dell’interscambio, tutelando allo stesso tempo la salute dei cittadini e il lavoro degli agricoltori”. Grandissimo rilievo assume, pertanto, anche l’applicazione del principio di reciprocità, ovvero il rispetto, per i prodotti alimentari importati al di fuori della Unione Europea, delle stesse regole ambientali, sanitarie, di benessere animale e utilizzo di fitofarmaci, previsti per le produzioni all’interno dell’UE.

Indispensabile è inoltre “il contrasto verso ogni forma di Italian Sounding ingannevole che – sottolinea il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – mette a grave rischio l’export dei prodotti Made in Italy”. Nell’ottica di una proficua collaborazione fra UE e USA, Coldiretti ritiene importante continuare a investire, anche in modo congiunto con gli Stati Uniti, nel settore delle Tea, le Tecniche di evoluzione assistita per il miglioramento genetico delle piante che, a differenza degli OGM, non utilizzano dna preveniente da specie diverse.

“Numerosi sono dunque gli interessi comuni tra le filiere produttive italiane e americane – conclude Ascolese – tanto che la collaborazione su tecniche di agricoltura di precisione e sulla trasparenza dell’etichettatura dell’origine, oggi sempre più richiesta anche dai consumatori statunitensi, può rafforzare entrambi i sistemi produttivi, generando valore lungo tutta la filiera”.