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Portocannone, morte lavoratore agricolo: le dichiarazioni di SOA

PORTOCANNONE – “Il SOA Sindacato Operai Autorganizzati chiede che sia fatta luce sul mancato intervento sanitario di emergenza a seguito di un malore a Portocannone, un giovane di 36 anni lavoratore agricolo del Pakistan ospite dei suoi familiari in cerca di lavoro,  venerdì sera si sente male, viene chiamato il 118 che declina l’intervento per indisponibilità e consiglia il medico di guardia, intanto il giovane sabato é deceduto.

Ora la salma del giovane é presso il cimitero di Portocannone in attesa di essere espatriata. Torna a casa Faisal ma senza vita, cercava un lavoro in campagna per vivere. Ci risulta che il comune di Portocannone si é interessato da subito della questione, un paese che da sempre si é distinto per l’accoglienza e la solidarietà di etnie diverse.

Ora chiediamo la verità. Il SOA si rende subito disponibile con la famiglia in solidarietà, per assistenza sindacale e legale. Si chiede aiuto alla sanità pubblica con urgenza ma trovi la porta chiusa. Quello che é avvenuto al giovane Faisal lo sanno bene molti molisani, sulla loro pelle” è questa la nota a firma del Sindacato Operai Autorganizzati.

Redazione
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Argomenti: Portocannone

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