Tutta l’attrezzatura era tenuta all’interno di un container, mentre l’attività di riparazione veniva svolta direttamente nel piazzale situato sul retro della rivendita. Dal controllo è emerso che l’area sulla quale venivano effettuate le riparazioni non aveva un sistema di raccolta dei liquidi provenienti dai veicoli riparati, che pertanto finivano inevitabilmente per essere sversati nelle fognature. Inoltre in alcuni tombini sono state trovate evidenti tracce di olio, evidentemente direttamente sversato negli stessi.
L’intera area è stata sequestrata ed il titolare, un uomo di circa 50 anni residente in provincia, deferito alla Procura della Repubblica di Isernia per reati ambientali. Ugualmente è stata sottoposto a sequestro il container contenente l’attrezzatura utilizzata per l’attività, destinata alla confisca. Al titolare è stata comminata anche una sanzione amministrativa pecuniaria di 5.000 euro.
Si tratta, questa, di un’attività di controllo che la specialità Polizia Stradale della Polizia di Stato svolge regolarmente e con grande professionalità nel settore delle officine meccaniche, ed in generale in tutte le attività commerciali, artigianali e dei servizi, connesse alla circolazione dei veicoli a motore.
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