Scoppia una rivolta nel carcere di Campobasso, 8 detenuti saranno trasferiti

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carcereCAMPOBASSO – 8 detenuti ieri sera hanno provocato incidenti e tensioni nel carcere di Campobasso. La protesta è rientrata solo dopo un colloquio avuto con la nuova direttrice della casa circondariale, Irma Civitareale. Non si conoscono ancora i contenuti del colloquio. Fonti dell’istituto hanno confermato che nella protesta non ci sono stati feriti né atti di violenza. Un’ambulanza è entrata in carcere per il malore di un detenuto, ma la cosa non sarebbe riconducibile alla rivolta.

Al centro delle rimostranze ci sarebbero stati alcuni provvedimenti adottati dalla neo direttrice dell’istituto, arrivata da due mesi: “Dal suo arrivo ci sono state, all’interno della struttura molisana, nuove procedure di vita quotidiana che hanno completamente ribaltato ciò che in anni di lavoro da parte dei precedenti direttori della struttura era stato comunque realizzato. In una struttura che già di per sé è difficilissima da vivere”, afferma il responsabile di Antigone Molise Gianmario Fazzini. Nello specifico, a innescare le tensioni sarebbero state le escandescenze di un detenuto, pare dovute alla negata concessione di telefonate.

Secondo fonti del Dap, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dopo aver incendiato alcune suppellettili per protesta il detenuto ha chiuso il cancello della sezione e, minacciando di creare ulteriori incidenti, ha impedito al personale di entrare. Con lui altri detenuti che erano presenti nella sezione a celle aperte per la socialità. Il direttore ha poi parlato con alcuni dei detenuti che protestavano, riuscendo a farli calmare.

Aldo Di Giacomo, segretario del Spp, sindacato degli agenti penitenziari, conferma che i detenuti si sono barricati nel II settore, avrebbero bruciato alcuni materassi e non ci sarebbero stati agenti sequestrati od ostaggi. Alla radice della protesta, riferisce Di Giacomo, “potrebbero esserci problemi con la diminuzione di alcuni benefici quali telefonate e altro”. Sempre a quanto si apprende, i motivi della rivolta sarebbero da individuare anche nel super affollamento del II settore.

Per Di Giacomo, infatti, nel reparto alcuni detenuti avrebbero dormito con i materassi per terra, in un carcere che al momento vede la presenza di circa 180 detenuti. Non molti di più rispetto al totale della capienza, ma sensibilmente rispetto alla capienza del settore. A questo si aggiunge, riferisce Di Giacomo, che nelle ultime settimane nel carcere sono affluiti detenuti ‘border line’, ossia con problemi psichici o tossicodipendenti. Dalle finestre del carcere si sono sentite grida e rumori di ferri battuti sulle inferriate.

Il Dap ha reso noto che gli 8 detenuti che hanno inscenato la protesta saranno immediatamente trasferiti in altri istituti penitenziari: il detenuto che ha innescato la rivolta sarà portato in un carcere extradistretto, gli altri 7 in istituti nel territorio del Provveditorato. Il Dap ha aggiunto che sugli effettivi motivi della rivolta sono in corso accertamenti da parte del Dipartimento e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.