Venafro

Sesto Campano, trasporto materiale contraffatto: denunciato un giovane

Controlli dei Carabinieri su tutto il territorio, scattano denunce, sequestri e misure di prevenzione in provincia di Isernia

SESTO CAMPANO – Controlli senza sosta da parte dei Carabinieri su tutto il territorio della provincia di Isernia, finalizzati a contrastare ogni genere di reato. A Forlì del Sannio, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un giovane del posto per lesioni personali. A seguito di una lite scaturita per motivi di viabilità, il giovane ha aggredito un pensionato, causandogli contusioni giudicate guaribili con sette giorni di prognosi.

A Capracotta, un isernino è stato invece denunciato dai militari della locale Stazione per il reato di truffa. L’uomo dopo essersi fatto consegnare una somma contante pari a circa cinquecento euro per l’acquisto di alcune pedane, si impossessava del denaro senza consegnare la merce all’acquirente, procurandosi così un ingiusto profitto.

A Castel San Vincenzo, i militari della locale Stazione, hanno denunciato due persone, originarie della provincia di Napoli, in quanto responsabili di una truffa online. Dopo aver messo in vendita online, pneumatici per mezzi agricoli, intascavano una somma pari a cinquecento euro da un acquirente del luogo, senza mai consegnare il materiale, procurandosi anche in questo caso un ingiusto profitto.

A Sesto Campano, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un giovane, originario della provincia di Napoli, che trasportava materiale contraffatto. A bordo del veicolo sul quale viaggiava sono stati infatti rinvenuti generatori di corrente sui quali era applicata, ingannevolmente, etichettatura di marchi di prodotti italiani, quando in effetti risultavano di produzione e provenienza cinese. I generatori di corrente sono stati sottoposti a sequestro.

Infine a Venafro, due pregiudicati provenienti dalla provincia di Latina, sono stati sorpresi dai militari della locale Stazione, mentre sostavano con atteggiamento sospetto nei pressi di un ufficio postale. I due, in considerazione dei loro precedenti di reato e non sapendo fornire valide giustificazioni circa la loro presenza in quel luogo, sono stati fermati ed accompagnati in caserma, dove nei loro confronti è stata avanzata la proposta per l’applicazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio.

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