CAMPOBASSO – Doppia ‘r’ (ossia riabilitazione e, perché no, anche un po’ di relax) come sigla. Ma, soprattutto, al momento grande voglia di tornare a far sentire con forza la sua voce per un elemento tenuto pienamente in considerazione anche nel giro dell’Italbasket rosa prima che, a metà febbraio, la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro negli ultimi due minuti del match contro Derthona concludesse anzitempo quello che era stata una stagione – sino a quel momento – nel complesso di rilievo con la maglia della Dinamo Sassari.
Un percorso che l’ha portata ad essere una delle prime scelte di coach Mimmo Sabatelli nella composizione del roster La Molisana Magnolia Campobasso in vista della stagione 2025/26.
Silvia Pastrello, ala piccola ventiquattrenne di 181 centimetri, è il primo tra i primi volti nuovi di quella che sarà la sesta stagione nella massima serie per i #fioridacciaio. A fronte della giovanissima età, il suo curriculum in A1 può contare una duplice fermata a Lucca (stagioni 2019/20 e 2020/21), un’altrettanto doppia stagione a San Martino di Lupari (2021/22 e 20022/23) e poi tappe a Ragusa (2023/24) e, per l’appunto, sul fronte Dinamo Sassari.
ARENA NEL CUORE – Un team – quello isolano – con cui ironia della sorte nella scorsa stagione, complice l’Opening Day a Genova ed il risultato pienamente ad appannaggio dei #fioridacciaio, ha finito con il non disimpegnarsi all’Arena, impianto particolarmente a cuore della nuova giocatrice rossoblù.
«Finalmente potrò giocarci da paladina della tifoseria di casa – ammette – anche perché da avversaria è un qualcosa di unico, ma è anche tremendamente tosta. Campobasso è una delle poche società in Italia ad avere un tifo così caloroso e questo, personalmente, non fa altro che aumentare la mia voglia di esserci e di iniziare l’avventura col team rossoblù. Ripartire per me significherà dimenticare l’infortunio con cui ho dovuto fare i conti nella parte finale della scorsa stagione e, per questo, dentro ho tanta gratitudine verso il club che ha deciso di volermi per il suo progetto complessivo».
MINISTRO DELLA DIFESA – Del resto, per le sue caratteristiche, in primis di mastino difensivo, ma anche di giocatrice in grado di farsi valere in attacco, Pastrello assomma su di sé tutte le caratteristiche base della giocatrice in grado di inserirsi al meglio nella filosofia tattica di coach Mimmo Sabatelli.
«Da questo punto di vista – riconosce la diretta interessata – si è trattato di un ulteriore incentivo nell’accettare la chiamata del club, sposandomi appieno con quelle che sono le idee di gioco alla base della filosofia cestistica portata avanti dallo staff tecnico».
EUROCUP CALLING – Con le magnolie, Pastrello si ritufferà nell’atmosfera di EuroCup, laddove – con il quintetto isolano – era arrivata sino ai quarti di finale, pur non potendovi prendere parte sempre a causa dell’infortunio.
«L’aspirazione – confida con grande determinazione – è quella di bissarli e soprattutto di giocarli e, se possibile, di provare ad andare anche un po’ più avanti».
GIOCATRICE D’ENERGIA – Peraltro, se c’è una caratteristica che Pastrello è pronta a dare al gruppo rossoblù questa è senza dubbio «l’energia e lo spirito di sacrificio. Mi auguro di poter trasmettere queste mie peculiarità anche alle mie compagne ed ai tifosi. Senz’altro darò il massimo in ogni frangente e cercherò di spingere la squadra sia sul parquet che dalla panchina. Il mio obiettivo è di lavorare con tanta determinazione e nel miglior modo possibile, cercando di trovare sempre le giuste soddisfazioni».
DIVERTIMENTO CONTINUO – Quelle che Pastrello assicura ai sostenitori rossoblù. «Che appello faccio loro? Credo che, nella prossima stagione, ci divertiremo molto – risponde determinate – e, con certezza, lo faranno anche loro».
Il tutto da chi, nel suo mood attuale, ha i concetti di vacanza sì e di riabilitazione senz’altro, ma anche la voglia di dare, e tanto, alla sua nuova fermata in un percorso nella palla a spicchi che può regalare tantissime emozioni sinora inesplorate e regalare, di conseguenza, numerosissime soddisfazioni.
BIS EUROPEO – Quelle stesse soddisfazioni che il club è pronto a vivere, dalle prossime ore, sul fronte degli Europei.
Tra le dodici azzurre, infatti, spazio anche per due #fioridacciaio come Stefania Trimboli e Sara Madera. Non solo, rispettivamente con la Grecia e col Belgio, spazio anche a due ex campobassane come l’ala piccola Robyn Parks tra le elleniche e la pivot Kyara Linskens tra le campionesse continentali in carica.
Simon, un petalo dal Lussemburgo
Una nuova dimensione geografica nella giovanissima storia rossoblù per quello che è un appeal scritto un po’ nel libro del destino in virtù di una bandiera nazionale che, a falde orizzontali, ha i colori rosso e blu ai suoi estremi con nel mezzo il bianco (solitamente base della divisa interna dei #fioridacciaio).
La Molisana Magnolia Campobasso va a pescare in Lussemburgo il prospetto di punta dello stato mitteleuropeo e si assicura le prestazioni della guardia Anne Simon. Venticinquenne poliglotta (conosce ben quattro lingue) di 175 centimetri, la nuova esterna rossoblù è una tiratrice mancina che ha anche nella difesa il suo marchio di fabbrica, tanto da aver vinto, nel suo percorso in Ncaa con le Maine Black Bears il titolo di miglior giocatrice e miglior difensore dell’anno. Alla sua seconda stagione in Italia – la prima è stata a San Martino di Lupari – è l’elemento chiave della nazionale del suo paese con cui ha vinto il titolo di Mvp nel 2021 agli Europei dei piccoli stati, tra l’altro vinti, ed è arrivata vicinissima alla qualificazione all’Eurobasket da poco iniziato.
FIGHTER INSIDE – Da parte sua, l’ultima arrivata tra le magnolie si descrive come «una combattente sul parquet e questo lo possono confermare quanti mi hanno visto sul parquet e poter far parte ora di una squadra come quella campobassana che ha vissuto un’ultima stagione di assoluto spessore mi trasmette ancora più motivazioni. In tal senso, posso dire ai tifosi rossoblù che, sul parquet, vedranno una giocatrice d’energia e di grande temperamento».
EUROCUP DREAMING A dare ulteriori stimoli alla giocatrice lussemburghese anche la prospettiva dell’EuroCup. «Al di là dei match con la nazionale, potermi disimpegnare in una kermesse continentale per club ha sempre rappresentato un mio obiettivo ed al tempo stesso un sogno. Poter avere qui quest’opportunità mi trasmette maggiore carica e la volontà di giocami al massimo le mie possibilità perché ho la ferma convinzione che, con questo gruppo, potremo fare bene».
SPONDA PUBBLICA – Forte, peraltro, anche del sostegno dei tifosi rossoblù, rimasti negli occhi e nel cuore della stessa Simon. «Poter giocare all’Arena è un qualcosa che mi riempie di gioia. Tra campionato e Coppa Italia ho vissuto quest’atmosfera due volte ed è stata un’esperienza unica. Sono davvero il sesto elemento sul parquet».
DOPPIA DIMENSIONE – Aprendosi sulle sue caratteristiche, l’esterna lussemburghese parla di sé come «una giocatrice cui piace difendere forte e mettere pressione sulle avversarie. In attacco cerco di crearmi opportunità per canestri facili, ma in generale per riuscire ad avere qualsiasi tipo di opportunità che possa essere utile per me, ma soprattutto per la squadra».
AMICHE TRIPLE – A San Martino di Lupari, peraltro, ha dimostrato di avere una mano efficace anche dall’arco dei tre punti. «Tutto merito – si schermisce – della fiducia riposta in me dalle compagne, che cercavano di mettermi nelle migliori condizioni per essere libera di tirare, anche se tante volte mi piace acquisire vantaggio attaccando il ferro».
TARGET STAGIONALI – Del resto, per Simon, la stagione che verrà dovrà essere quella «di un ulteriore miglioramento tecnico, atletico e personale. Ci sono tante cose da limare e solo il lavoro e l’esperienza ti consentono di performare al meglio».
SUPPORTO DI COACH – Peraltro, le peculiarità base della guardia lussemburghese hanno subito trovato il giusto riscontro nelle idee tattiche di coach Sabatelli. «Abbiamo avuto modo di parlare mentre era in corso la trattativa e, personalmente, mi ritrovo molto nel suo modo di vedere il basket».
CAPITOLO EUROBASKET – A proposito di visioni, l’unico disappunto di Simon è essere semplice spettatrice degli Europei da poco iniziati cui è stata molto vicina. «L’ultima gara in Montenegro ci è costata cara. Sarebbe stato un traguardo storico e siamo state ad un passo dal centrarlo. Ma sono orgogliosa del gruppo della nazionale e credo che in prospettiva – chiosa – avremo l’opportunità di rifarci pienamente».