Sviluppo rurale, Molise tra le prime cinque d’Italia: la nota di Cavaliere

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CAMPOBASSO – “Quando si lavora con costanza e determinazione, ascoltando le istanze del territorio e pianificando ogni singolo intervento, si raggiungono questi risultati”, il commento del consigliere regionale Nicola Cavaliere alla notizia diffusa dagli organi di stampa che vede il Molise tra le regioni virtuose in materia di agricoltura.

“Con estrema soddisfazione prendo atto del giudizio positivo da parte dai rappresentanti della Commissione Europea sul risultato raggiunto dal Molise in termini di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale.

I referenti di Bruxelles, giunti a Campobasso per il Comitato di Sorveglianza del PSR, hanno confermato quanto già evidenziato in passato, a seguito delle bilaterali annuali, dando così un giudizio complessivo di fine programmazione che certifica l’ottimo stato di avanzamento della spesa e colloca la nostra regione tra le prime cinque d’Italia.

I cinque anni di mandato, che mi hanno visto a capo dell’Assessorato all’Agricoltura, sono stati portati avanti con grande senso di responsabilità nei confronti del territorio e di tutto il comparto agroalimentare, portandomi a scelte programmatiche funzionali a garantire un reale sviluppo rurale della nostra regione.

Mi preme sottolineare che il risultato attestato dalla Commissione Europea è il frutto di un lavoro di squadra, per cui ringrazio il capodipartimento, i dirigenti e i funzionari dell’assessorato che mi hanno sostenuto e aiutato nelle decisioni, l’assistenza tecnica che ha sempre lavorato con professionalità e competenza, senza dimenticare le organizzazioni agricole e il partenariato che hanno condiviso in maniera convinta la gestione di entrambe le programmazioni.

Per quanto riguarda la nuova programmazione 2023/2027 – conclude Cavaliere – ho lasciato un impianto già strutturato, che può contare su ulteriori 50 milioni di euro rispetto ai precedenti PSR, ottenuti con capacità politica ed esperienza. Un’ottima base su cui continuare a far crescere l’agricoltura molisana”.