Mentre quest’ultima aveva bloccato l’unica via di fuga con il suo Suv, gli uomini avevano aggredito i malcapitati quando ancora si trovavano a bordo della loro auto. Dopo aver sfondato i finestrini a colpi di bastone, avevano trascinato a terra una delle vittime, picchiandola con calci e pugni e colpendola ripetutamente con estrema violenza. Era stato esploso anche un colpo di fucile, sparato ad altezza d’uomo, che solo per un caso aveva colpito l’auto. Le indagini hanno permesso di accertare che l’agguato era destinato in particolare ad uno dei due, uno spazzacamino, e che la presenza del secondo uomo, accompagnatore casuale, aveva sorpreso gli aggressori facendoli desistere dal compiere ulteriori crimini.
Il movente dell’agguato sarebbe legato alla concorrenza tra imprese che effettuano manutenzione e pulizia delle canne fumarie: l’aggressore principale avrebbe reclutato i propri complici per vendicarsi di alcuni contratti sottrattigli dal concorrente. Subito dopo i fatti, lo scorso anno, i poliziotti avevano setacciato il luogo dell’aggressione sequestrando bossoli e armi improprie trovate sul posto. Durante le perquisizioni nelle case degli indagati sono stati inoltre trovati e sequestrati due bossoli dello stesso calibro e marca di quello rinvenuto sul luogo dei fatti e 15 cartucce per pistola detenute illegalmente.
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