Il progetto è stato presentato nell’auditorium dell’Istituto Tecnico ‘Boccardi’, agli studenti dell’indirizzo turistico, dal commissario straordinario Aast Remo Di Giandomenico insieme a Luca Mastrangelo, imprenditore che lo ha ideato, e al responsabile Cultura del Distretto Molise Orientale Antonio Franzese.
La sfera è concepita come giardino che accoglie, sormontato da 4 vele che raffigurano: la bellezza, con la scultura della Venere di Venafro; la spiritualità, Maria nel dipinto cinquecentesco dell’Annunciazione di Montorio (Campobasso); il mare, con il mosaico medievale della sirena nel centro storico di Termoli; la terra, rappresentata dalla Dea Mefite, scultura sannita.
“Il Molise è un giardino segreto e vitale che parla alla nostra sfera emozionale – spiega Mastrangelo – Partecipa all’idea di orto urbano e sostenibile e accessibile del laboratorio danese e si ispira al progetto open source degli Architetti Sine Lindhom e Mads-Ulrik Husum”. Una filosofia ‘green’ ha guidato la realizzazione dello spazio del Molise alla Bit.
“Alla Bit rappresenteremo tutto il territorio, da Venafro a Termoli, con le sue peculiarità nelle quattro stagioni – ha detto Di Giandomenico – Dobbiamo comprendere un concetto: il turismo non è solo il bagno in mare. Noi abbiamo monti, mare, collina e tanto altro. Nello stand ci saranno 85 operatori tra enti, associazioni e altre realtà locali. Rappresentanti di Unimol, Polo museale, Ordine dei Geologi, compagnie di navigazione, Capitaneria di Porto di Termoli, agenzie turistiche. Ci saranno anche tanti giovani che verranno a proporre le loro iniziative come l’associazione ‘Pietrangolare'”.
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