LARINO – Un momento cruciale di confronto e approfondimento si è tenuto ieri sera a Larino, presso il Palazzo Ducale, con l’iniziativa promossa da “Partecipa Molise” sul tema “Fonti energetiche alternative fra uso e abuso. Le aree non idonee”. L’incontro ha riunito una buona platea proveniente da ogni angolo del Molise, unita dalla preoccupazione per quella che si preannuncia come una nuova emergenza territoriale, dopo l’annosa questione della gestione irrisolta delle risorse idriche.
Il dibattito, infatti, ha visto una forte partecipazione con i dubbi sollevati da Marina Colonna e Angelo D’Uva, imprenditori molisani simbolo di un’agricoltura di qualità; l’ex consigliere regionale Pasquale Di Lena invece ha espresso la posizione dell’associazione che raggruppa gli ex eletti a Palazzo Moffa, con le perplessità di numerosi tecnici comunali (Rotello, Larino, ecc.), le denunce degli avvocati specializzati nel settore nonché la presenza di segretari e dirigenti del Partito democratico.
L’allarme è stato lanciato dalla Dott.ssa Loredana Pietroniro (Arsarp), che ha presentato dati sconcertanti sull’assalto di aziende e multinazionali al servizio regionale, con richieste di progetti per impianti eolici e agrivoltaici. “Abbiamo in istruttoria regionale progetti per 500 nuove pale eoliche alte 250 metri, per l’equivalente di 2500 megawatt, e impianti agrivoltaici per circa 3300 megawatt” – ha rivelato la Dott.ssa Pietroniro, evidenziando un totale di 5,8 gigawatt (GW) di richieste. Questo dato contrasta nettamente con gli 1,3 GW assegnati al Molise nel riparto nazionale per il raggiungimento degli obiettivi minimi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), obiettivo già ampiamente superato per il 2030. “Saranno i decisori politici a determinare quale indirizzo si vuole dare alla produzione di energia” – ha concluso.
Il Sindaco di Larino e Presidente della Provincia di Campobasso, Pino Puchetti, ha espresso forte preoccupazione per le richieste di impianti fotovoltaici anche sulle Piane di Larino, un territorio riconosciuto per l’eccellenza dei suoi prodotti agricoli e sede di importanti aziende di trasformazione, finora privo di pale eoliche. Puchetti ha sottolineato l’importanza vitale di garantire livelli occupazionali e tutelare gli investimenti imprenditoriali nell’intero Basso Molise. “Chiediamo a gran voce alla Regione una legge che faccia da spartiacque tra la speculazione dei giganti dell’energia e la vocazione del territori” – ha affermato il primo cittadino frentano, invocando una revisione del Piano Paesaggistico regionale, della relativa cartografia, e del Piano Energetico Integrato Regionale.
Il dibattito ha visto numerosi interventi da parte di cittadini, produttori, imprenditori e associazioni, tutti allarmati dalla massiva presenza di impianti che, se collocati in aree non idonee, fertili e irrigate, comprometterebbero irreversibilmente produzioni agricole di alta qualità, cuore dell’economia molisana.
Il Professor Claudio Colombo (docente di Scienza del Suolo all’UNIMOL) ha presentato i risultati degli studi condotti dall’Ateneo, evidenziando la necessità impellente di aggiornare le mappe regionali del suolo (ferme al 1994) e l’allarmante stato della qualità dei terreni. Il Professore ha proposto l’opportunità di investire in un agrivoltaico innovativo e di qualità, seguendo rigide linee guida, anche grazie al recupero dei circa trentamila ettari di terreni agricoli abbandonati in Molise (vigneti, frutteti, uliveti).
La Capogruppo PD alla Regione Molise, Micaela Fanelli, in veste di moderatrice, ha posto gli obiettivi del dibattito, ribadendo la richiesta di Partecipa Molise al governo regionale: “Dobbiamo accelerare e scegliere quale metodo possa rendere i territori protagonisti. Presto in Aula, compatibilmente con il quadro nazionale in evoluzione, saremo chiamati a individuare criteri utili per non commettere errori, come quello di poter persino pensare di produrre energia da fotovoltaico nelle piane irrigue e fertili di Larino.” Fanelli ha sottolineato l’importanza di un agrivoltaico affidabile e responsabile ammonendo: “Eolico e fotovoltaico sono necessari, il Molise ha fatto la sua parte abbondantemente, le ulteriori autorizzazioni andrebbero rilasciate dopo l’individuazione delle aree idonee e non idonee. Noi chiediamo al Governo regionale di accelerare al massimo” – ha concluso, evidenziando il ruolo della consapevolezza dei cittadini come “prima difesa del paesaggio e dei valori dell’agricoltura di qualità.
L’incontro di Larino si configura come un punto di partenza per una mobilitazione del territorio volta a tutelare il paesaggio e l’agricoltura molisana di fronte alle nuove sfide energetiche che vedono coinvolte anche le aree montane di pregio come Pizzone e Castel San Vincenzo. Il prossimo appuntamento di confronto di Partecipa Molise si terrà l’11 luglio a Termoli sulla proposta di legge che introduce le quote generazionali per favorire un necessario ricambio generazionale che garantisca che le istituzioni non siano dominate da una singola fascia d’età, ma che ci sia un flusso continuo di nuove energie e prospettive.