Pallavolo

Alessandro Arienti e Pietro Malato agli Spike Devils 2025/2026

CAMPOBASSO – Il Molise, di fatto, era con forza già sulla sua rotta sin dall’ultima stagione. Un po’ per gli scontri tra il proprio ultimo club – l’Impavida Ortona – e quella che sarà la nuova destinazione: ossia gli EnergyTime Spike Devils Campobasso.

Un po’ anche per via dello sguardo interessato alle vicende della formazione di B2 femminile dell’Europea 92 Isernia, dove si disimpegna l’anima gemella Maddalena Micheletto, ironia della sorte anche lei un ‘posto tre’.

L’approdo nel capoluogo di regione è stato così naturale per Alessandro Arienti, trentunenne centrale cesenate di 195 centimetri, che ha nel suo curriculum ben sette stagioni tra A2 (due tra Reggio Emilia e Castellana Grotte) e A3 (cinque con fermate, oltre che in Abruzzo, anche a Motta di Livenza e Grottazzolina).

«Sono davvero entusiasta di questa nuova sfida a Campobasso e, qualsiasi sia la mia destinazione, il mio umore ed il mio morale sono sempre molto alti, indipendentemente dalla latitudine in cui mi trovo. Sono molto carico – spiega il giocatore – e, dando una sguardo anche a quelli che saranno i miei futuri compagni, anche se non li conosco tutti, da quello che leggo dalle loro parole, vedo già grande animo, aspetto che mi dà ancora più determinazione che dovremo trasferire in ambizioni per la squadra perché, solo così, potremo avere una buona partenza e quando il gioco si fa duro, emergerà la nostra determinazione collettiva».

Melato in cabina di regia

Da apprendista dei trucchi del mestiere a driver chiamato a guidare al meglio in pista una vettura in grado di farsi apprezzare su quel circuito chiamato Serie A3 Credem Banca. Dopo aver appreso i segreti del mestiere di palleggiatore a stretto contatto con uno dei maggiori interpreti del ruolo come il brasiliano Bruno a Modena in Superlega ed aver limato ulteriormente le proprie caratteristiche a stretto contatto con il francese Thomas Nevot a Siena in A2, Pietro Melato è pronto a prendersi le responsabilità sulle spalle ed in quella che sarà la chiamata più a Sud della sua giovane carriera è determinato a far parlare di sé anche a Campobasso.

Ventunenne di 190 centimetri, l’ultimo innesto in casa rossoblù è un regista moderno di quelli fisici chiamato a dover governare tante bocche da fuoco giovani ed esperte animate dal comune desiderio di portare in alto l’ensemble campobassano.

«In queste stagioni ho avuto la possibilità di vedere da vicino le qualità di registi di indubbio valore – riconosce il diretto interessato – e di crescere ulteriormente a Siena nella scorsa stagione ed ora sento di poter assumere su di me questa forte responsabilità che potrà essere un’esperienza formativa di non poco conto in cui mi porterò dentro i tanti consigli eccelsi ricevuti sinora sulla mia strada».

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