CAMPOMARINO – A Campomarino è da poco calato il sipario sulle celebrazioni del VE-Day 8 May 1945-2025 per ricordare gli ottant’anni di pace dopo la fine del secondo conflitto mondiale. La guerra è stata combattuta, partendo dai nostri campi di aviazione, da uomini valorosi che hanno lottato per garantire ai loro figli e ai loro nipoti la pace. La gran parte di questi uomini non ci sono più perché anche gli eroi si devono arrendere al trascorrere implacabile del tempo ma oggi ci sono quei figli e quei nipoti per i quali essi hanno combattuto. Sono loro che sono tornati sui luoghi in cui i loro padri hanno vissuto e sofferto l’esperienza della guerra, quell’esperienza drammatica che tanti e per tanti anni non hanno raccontato a nessuno, probabilmente per non condividere il dolore che essi provarono.
Sono venuti a Campomarino, e in particolare si sono fermati nell’area di Ramitelli, dove resistono al tempo alcune costruzioni che hanno accolto i piloti nell’espletamento delle operazioni alla preparazione delle missioni di volo. È stato un tornare idealmente a casa, in quella casa dove i loro padri hanno lasciato a volte la vita ed a volte un pezzo di cuore. Sono rimasti incantati dai luoghi, dai paesaggi ed anche dalla comunità che li ha accolti. Entrare nel luogo in cui i piloti si riunivano ogni mattina per fare il briefing e trovare una spettacolare mostra d’arte li ha lasciati senza fiato. Le opere, curate da artisti locali, gli hanno permesso di rivedere nella mente i familiari tanto amati. E grazie alla famiglia Di Febo che ha messo a disposizione lo stesso stabile per ospitare la mostra.
In un pomeriggio di nuvole, vento e sole hanno camminato a Ramitelli, sulle orme dei padri, ammirando, dalla proprietà Norante dei Marchesi di Santa Cristina, quel panorama che offre una vista superba sul mare, con le isole Tremiti all’orizzonte e la grande distesa di terre che annuncia la Puglia. E grazie alla famiglia Norante sensibile ed ospitale che ci ha accolto ancora una volta nelle sue proprietà ieri come oggi. Due sono le immagini di quel giorno che custodiremo come cari ricordi: la prima una processione laica su quel sentiero fatta da figli e nipoti provenienti da tre continenti, la seconda quella di Yangos Voutsinas dalla Grecia che si è seduto su un masso ammirando il sole che si preparava al tramonto e si è riempito gli occhi con un paesaggio che solo Maggio sa regalare fatto di bellezza e storia che torna a segnare il tempo dopo 80 anni.
Si sono intrecciati ricordi e lingue. Il nostro interprete è stato un professore statunitense Paul Gennarelli Paul per anni è venuto a Campomarino. Andava sui luoghi della storia portato da Google e dalle targhe di metallo poste più di vent’anni fa che hanno guidato molti a ritrovare i nostri campi di aviazione. Si portava nell’area di Ramitelli per ammirare la pianura dove scorreva la runway e si fermava per ore a respirare la storia, ammirando le pianure e immaginando gli aerei ed i piloti della Seconda Guerra Mondiale. Storia che ha insegnato ai suoi ragazzi all’università .Un giorno Giuseppe Pesce gli ha presentato Giuseppe Marini e da quel giorno è cambiato tutto. Ora Paul non immagina ma sa perfettamente tutto quello che c’è da sapere sui campi di volo a Campomarino ed è diventato per tutti un amico prezioso. Paul è uno di noi.
I momenti indimenticabili sono tanti perché, quando si trascorrono giornate intere con ospiti, inevitabilmente si stringono rapporti di amicizia e di cordialità. Sono stati tre giorni di festa per tutti, tre giorni di ricordi partecipati ai ragazzi, ai ragazzi che sono stati attori protagonisti di questo evento. I ragazzi delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di Campomarino hanno scritto dei testi che sono una testimonianza nella testimonianza, a loro è stato passato un ideale testimone perché resti viva la memoria di uomini, piloti ed aerei che sono sempre più lontani. I ragazzi del liceo artistico Jacovitti di Termoli hanno messo in campo i loro talenti: hanno realizzato opere d’arte ricche di significati, quei significati legati alla guerra che nessuno deve dimenticare. La mostra delle loro opere era da visitare per la sua importanza. Il VE-Day 8 May 1945-2025 andrà in giro per il mondo grazie all’annullo postale, il bozzetto è opera di Chiara Carafa, e le cartoline sono opere di Sara Pellegrini accompagnate da 6+3 tavole di Antonella Mattarocchia che rappresentano aerei del tempo e luoghi di oggi.
L’ospitalità è legata al territorio. La visita alle cantine vinicole Di Tullio, Di Vito, Di Maio Norante e Martarosa è stata un susseguirsi di gusto e di sapori. Disponibilità si è avuta anche dalla Cantina Borgo di Colloredo. I nostri ospiti hanno toccato con mano l’eccellenza della produzione vinicola dei nostri produttori che sono conosciuti a livello nazionale ed internazionale. A loro ed alle loro famiglie grazie di cuore perché hanno trasmesso qualcosa di più grande delle loro eccellenze produttive: il calore di una terra che storicamente si contraddistingue per la sua accoglienza e che si perde nella notte dei tempi.
Tanti hanno contribuito al successo di questo evento, senza persone, idee e mezzi non si può realizzare nulla e tanti sono stati quelli che si sono messi a disposizione in vari modi. Ricordiamo la disponibilità delle varie famiglie ed in particolare l’accoglienza ricevuta dall’Associazione della Madonna della Pace a Cianaluca che ci ha accolti con tanto affetto organizzando un piccolo rinfresco.
Vedere negli occhi lucidi dei nostri ospiti la gioia di aver realizzato il desiderio di tornare lì dove hanno camminato e vissuto i loro padri ci assicura che il nostro obiettivo è stato raggiunto: aver trasmesso soprattutto calore e accoglienza e non soltanto parole. Siamo certi che tutta questa esperienza unica, meravigliosa e irripetibile l’hanno riportata come un tesoro nelle loro case , nella certezza che i loro padri hanno scritto pagine di storia del Novecento da una terra meravigliosa, la nostra terra, il nostro Molise. Al prossimo appuntamento con la storia.