Altopiano di Campitello di Sepino si candida a Luogo del Cuore FAI

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campitello di sepino

Tirabasso: “eventuale vincita di Campitello non sarebbe solo una vittoria di Sepino ma sarebbe una vittoria per l’intera regione”

SEPINO – Il Molise potrebbe finalmente trovare il suo primo Luogo del Cuore, l’importante censimento promosso dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) per selezionare i luoghi italiani da non dimenticare. Con gli oltre 700 voti raccolti in appena un mese Campitello di Sepino si candida a regalare la prima vittoria molisana.

“In queste 9 edizioni il Molise non si è mai aggiudicato un Luogo del Cuore”, spiega Dosolina Tirabasso, capo delegazione FAI di Campobasso. “Campitello di Sepino è al momento il sito molisano su cui si stanno concentrando più voti e auspichiamo che questa candidatura possa permettere al Molise di ottenere il suo primo successo. Crediamo – sottolinea Tirabasso – che sia necessario uscire dalla logica dei campanilismi e capire che l’eventuale vincita di Campitello non sarebbe solo una vittoria di Sepino ma sarebbe una vittoria per l’intera regione. Tutti i molisani dovrebbero essere orgogliosi di avere finalmente un loro Luogo del Cuore FAI”.

Con le sue poetiche radure, sorgenti, pascoli e boschi Campitello di Sepino è uno dei più amati ‘rifugi dell’anima’ dei molisani e di tutto il Sud Italia. Ma l’incuria e l’annuale assalto di orde di turisti senza regole stanno gradualmente distruggendo le sue splendide faggete. Per salvare questo sito è allora partita la sfida per ottenere il prestigioso riconoscimento tra i Luoghi del Cuore del FAI.

“Campitello di Sepino, come buona parte del Matese, è un ambiente caratterizzato da una antica e profonda coesistenza tra l’uomo e la natura, legata soprattutto al pascolo”, ha spiegato Lorenzo Sallustio, esperto di scienze agro-forestali dell’Università del Molise. “É importante sottolineare che la gran parte delle aree interne dell’Appennino vive ormai in stato di abbandono e paesaggi come quelli di Campitello di Sepino sono sempre più rari”.

Luoghi del Cuore

É il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare. Dopo il censimento il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti. In 18 anni di progetti il FAI ha sostenuto direttamente 119 interventi di recupero e valorizzazione in 19 regioni. All’appello manca solo il Molise!

Gli obiettivi di Campitello di Sepino

Il primo obiettivo è raggiungere 2000 voti. Quota 2000 rappresenta la soglia minima per accedere al bando indetto dal FAI per accedere a finanziamenti per la protezione del sito. I luoghi che avranno ottenuto almeno 2.000 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione.

Il secondo obiettivo è quello di vincere la speciale classifica “Italia sopra i 600 metri” a cui partecipano i luoghi che appartengono alle aree interne montane del Paese. Zone che sono diventate la periferia del Paese, in sofferenza per la carenza di servizi e infrastrutture che rende le condizioni di vita più difficili, ma anche contraddistinte da una bellezza indiscutibile, spesso intatta e dominata dalla natura, in cui vivono comunità di cui riscoprire la storia, le tradizioni e il potenziale.

Il terzo obiettivo, il più ambizioso, è quello di arrivare tra i primi 3 luoghi più votati a livello nazionale.

Per aiutare a proteggere questo tesoro molisano bastano pochi secondi, appena un click (https://www.fondoambiente.it/luoghi/altopiano-di-campitello-di-sepino?ldc) accedendo attraverso il proprio profilo Facebook oppure registrandosi al sito FAI. E’ anche possibile votare scaricando un modulo cartaceo.

Come votare

https://www.facebook.com/CampitelloSepinoFai/

Per votare collegarsi al link e cliccare sul pulsante “VOTA CON 1 CLIC”: https://www.fondoambiente.it/luoghi/altopiano-di-campitello-di-sepino?ldc

Foto di Massimiliano Ferrante