Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso, grazie alla denuncia del coraggioso debitore, di accertare ed interrompere la condotta di reato, iniziata nel settembre 2018 e proseguita anche nel periodo di lockdown quando la vittima, impossibilitata a proseguire nei pagamenti, si vedeva continuamente minacciata dall’indagato, il quale gli paventava in modo più o meno esplicito le conseguenze del suo inadempimento.
In particolare, quest’ultimo rammentava alla persona offesa la presenza di presunti creditori, dai quali aveva a sua volta ottenuto il danaro consegnato alla vittima, i quali in caso di ulteriori ritardi nei pagamenti non si sarebbero fatti scrupoli a rivalersi sugli animali dell’allevatore.
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