CAMPOBASSO – Nel 2022 è proseguita la ripresa dell’attività economica in Molise dopo la forte flessione dovuta alla crisi pandemica, ma con un’intensità ancora inferiore rispetto all’Italia. La crescita, in attenuazione come nel resto del Paese, è stata sostenuta dall’espansione della domanda interna mentre si sono ridotte le vendite all’estero, soprattutto quelle dell’industria automobilistica.
E’ quanto viene evidenziato nell’annuale rapporto della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia in Molise presentato ieri a Campobasso. Le tensioni sui mercati delle materie prime e dei semilavorati, iniziate nel 2021 e acuite dallo scoppio del conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, hanno comportato anche in Molise un significativo aumento dei costi di produzione e dei prezzi al consumo; i conseguenti interventi di restrizione monetaria si sono tradotti, anche in regione, in un rapido incremento del costo del credito per imprese e famiglie.
Negli ultimi mesi dell’anno le quotazioni dei beni energetici sono tornate a diminuire ma su valori ancora superiori a quelli pre-pandemici. Secondo le stime della Banca d’Italia, nel 2022 l’attività economica è cresciuta in Molise del 3,1 per cento e del 3,4 nel Mezzogiorno, a fronte dell’aumento del 3,7 per cento indicato dall’Istat per l’Italia. Rispetto al livello del 2019, precedente la crisi pandemica, il prodotto regionale risulta ancora inferiore dell’1,5 per cento, a fronte del pieno recupero rilevato per il Paese e per l’insieme delle regioni meridionali.