Bojano, si fingevano sordomuti: individuati e denunciati dai Carabinieri

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carabinieri di bojano

BOJANO – Non sono passati inosservati ai gestori di due supermercati del centro matesino, due giovani stranieri che si aggiravano tra gli scaffali con in mano una cartellina portadocumenti ed avvicinavano i clienti chiedendo loro denaro. Diversi i cittadini che hanno poi segnalato la presenza dei due giovani al Numero Unico Emergenza 112, descrivendone l’abbigliamento e l’atteggiamento.

L’intervento di un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, consentiva di rintracciare, all’interno del parcheggio di un supermercato, i due giovani di nazionalità rumena, in procinto di allontanarsi in auto. Uno dei due alla vista della “gazzella” tentava di eludere il controllo dirigendosi a piedi alle spalle dello stabile, ma veniva raggiunto ed identificato.

Le dichiarazioni di alcuni clienti, buoni d’animo, permettevano di appurare che i due giovani non avevano mai proferito parola, erano in possesso di un cartellino distintivo sul petto ed avevano al seguito un raccoglitore con all’interno alcuni fogli che ponevano in visione agli interlocutori ove sostanzialmente chiedevano la corresponsione di un obolo per la realizzazione di una fantomatica struttura per bambini sordomuti.

Loro stessi si fingevano tali, gesticolando tra di loro e invitando gli ignari benefattori a leggere e sottoscrivere il foglio di donazione.

Le somme corrisposte, di esiguo valore, non venivano rinvenute indosso ai due giovani, né tanto meno nel veicolo – di grossa cilindrata – in loro possesso. Verosimilmente prima dell’arrivo dei militari si erano disfatti anche dei finti cartellini e del raccoglitore, che non venivano trovati nemmeno a seguito di attenta ispezione sul retro dell’esercizio e visionando le telecamere di videosorveglianza interne.

Per i due giovani, che non soffrivano di alcuna patologia riconducibile al sordomutismo, è scattata la denuncia penale per il reato di esercizio molesto dell’accattonaggio di cui all’articolo 669-bis del Codice Penale che recita: “esercitare l’accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà è punito con la pena dell’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 3.000 a 6.000 euro”, ed è stata avanzata anche la proposta per l’emissione del Foglio di Via Obbligatorio da Bojano.

Da Via Croce sottolineano, ancora una volta, l’importanza delle segnalazioni che si rivelano tanto più utili quanto tempestive, poiché consentono un pronto intervento.