“Diventa allora decisivo – osserva – studiare la storia e la geografia dei vari popoli. Sentire il loro respiro nei racconti e poesie e canzoni. Ogni popolo con la sua cultura trovi in voi un pezzetto di cuore, carissimi ragazzi e ragazze. La diversità resti un dono primario per tutti. Divenga allora sempre più importante studiare la storia e la geografia di ogni popolo, per non vivere di cose sentite, ma di ogni cosa studiata e vissuta nella vastità di relazioni, di scambi e di condivisioni liberanti”.
“Accogliere dentro e fuori della scuola i fratelli stranieri – aggiunge – è diventato un punto di onore. E perciò, una conquista culturale, che va ben oltre la politica. L’accoglienza è il valore di ogni società giusta e libera. Imparare a mangiare sano, con gli alimenti genuini offerti dal nostro territorio, rappresenta oggi una grande sfida, perché ci permette di investire in salute, attraverso programmi di cultura alimentare che la scuola può proporre come impegno per un futuro più saggio, specie in tempo di austerità e di clima da risanare”.
“L’ecologia sia una vocazione, uno spazio che impegni ogni materia, una intuizione di pienezza. Perciò lo studio del Pnrr e dell’agenda 2030 – conclude Bregantini – occupi un tempo adeguato, che sia garanzia di concretezza e ambito strategico. La cornice europea sia poi posta attorno ad ogni disciplina, e ciascuna punti a queste nuove prospettive di grande respiro”.
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