Campobasso, al via il progetto “Fido…uno di noi”

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Microchippati quaranta cani

cane weimaranerSANTO STEFANO (CB) – È partito anche a Campobasso, dalla frazione di Santo Stefano, il progetto dell’Asrem “Fido …uno di noi” finanziato dalla Regione Molise. Progetto che ha l’obiettivo di censire la popolazione canina annullando il rischio di abbandono, il fenomeno del randagismo e favorendo il benessere stesso degli animali.

Quaranta i cani che sono stati microchippati nella frazione alle porte del capoluogo, “ma le giornate destinate alla registrazione degli amici a quattro zampe – spiega l’assessore alle Politiche per il Sociale Alessandra Salvatore – saranno diverse e riguarderanno tutti i quartieri della città dove si farà prima un’attenta campagna di sensibilizzazione e poi si organizzeranno appositi momenti dedicati alla microchippatura. ‘Fido… uno di noi’ è un progetto operativo che consiste nella promozione capillare dell’anagrafe canina attraverso l’organizzazione di giornate di iscrizione gratuita dei cani. In questo modo si dà una grande opportunità all’utenza che può regolarizzare tutti i cani non ancora iscritti. Per facilitare le operazioni – continua l’assessore Alessandra Salvatore – Campobasso è stata suddivisa in quartieri dove verranno affissi manifesti informativi forniti dall’Asrem sulla corretta detenzione dei cani. Si procederà poi al censimento porta a porta, a cura di volontari, di tutti i cani non ancora registrati.

Sono inoltre previsti controlli delle Guardie Zoofile Volontarie Enpa convenzionate con l’Azienda Sanitaria con registrazione delle diffide ai proprietari/detentori che non risultano in regola. Per agevolare la sensibilizzazione, verranno affissi, a cura del Comune, di manifesti che annunciano luogo giorno ed orari dell’applicazione dei microchip da parte del veterinario Asrem. Seguiranno ulteriori controlli, nei giorni successivi, delle Guardie Zoofile con l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa regionale ai proprietari/detentori dei cani che non sono stati iscritti all’anagrafe. L’amministrazione ha creduto sin dal primo momento nel progetto e nei risvolti che avrà sul territorio: alla fase del censimento a tappeto, seguirà infatti una serie di azioni tra cui i controlli su condizioni e detenzioni. Il benessere degli animali non verrà dunque mai perso di vista. In questo progetto è assolutamente fondamentale il contributo delle associazioni di quartiere coinvolte insieme alle guardi zoofile dell’Enpa”.

Il dato a cui aspira il progetto è ambizioso: arrivare ad iscrivere all’anagrafe 2500 cani, facendo arrivare al 15-16% l’indicatore di riferimento (cani iscritti/cento abitanti), al momento fermo all’11%. Numeri che potranno essere raggiunti solo attraverso la promozione della proprietà responsabile.