Campobasso, Consiglio Comunale monotematico sulla Sanità regionale

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Gravina: “Inutile creare dinamiche di contrapposizione tra strutture pubbliche e private, bisogna invece lavorare a livello regionale per la definizione di un complesso sanitario integrato”

CAMPOBASSO – Si è tenuta questa mattina a Palazzo San Giorgio la seduta monotematica del Consiglio Comunale espressamente incentrata sulle problematiche del sistema sanitario regionale e del nuovo Piano Operativo Sanitario. Alla seduta erano stati invitati a partecipare il Commissario ad acta alla Sanità regionale e il subcommissario, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Regionale, il Direttore Sanitario della stessa Azienda e al Direttore Generale alla Salute della Regione Molise che però sono risultati assenti.

“Sarebbe stata auspicabile una partecipazione diversa da parte delle componenti istituzionali – ha dichiarato il sindaco Gravina – se non altro perché l’intento di questo Consiglio Comunale era quello di offrire un confronto diretto sul tema della sanità regionale, richiesto dagli stessi cittadini e in particolare dalla Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, in un momento dai contorni istituzionali riconosciuti e riconoscibili”.

Dei rappresentanti molisani in Parlamento, anch’essi invitati alla seduta monotematica, l’onorevole Lancellotta ha fatto sapere di essere impossibilitata a partecipare per ragioni di salute e il senatore Della Porta perché impegnato nelle attività parlamentari, mentre l’onorevole Cesa ha provato a intervenire online, nel corso dei lavori, senza successo a causa di problemi di connessione.

Invitati e, invece, presenti in aula, i rappresentanti della Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, i rappresentanti delle strutture sanitarie private, ovvero Neuromed, con l’avvocato Raffaele Panichella, il Gemelli, con il dottor Stefano Petracca, e Villa Maria, con l’ingegnere Nicola Baranello, che hanno partecipato al dibattito ciascuno con un proprio intervento.

La seduta del Consiglio si è aperta con il ricordo della figura umana e professionale del Professore Sergio Genovese, fatto dal consigliere di Forza Italia, Domenico Esposito. “Una persona che è sempre stata di stimolo all’Amministrazione con il suo acume e i suoi interventi”, ha voluto sottolineare il sindaco Gravina. Il Consiglio ha anche dedicato, su richiesta della consigliera del PD Bibiana Chierchia, un minuto di raccoglimento alle vittime del naufragio di Crotone.

È toccato poi al sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, introdurre i temi del monotematico.

“Il confronto di oggi è utile per capire senza fraintendimenti dove sta andando, nel concreto, la sanità molisana che, è bene ricordarlo, risulta commissariata dal 2009 e che da allora si è contraddistinta per una rincorsa continua al pareggio di bilancio che però progressivamente sempre meno ha tenuto conto delle oggettive richieste dei cittadini.

L’organizzazione contabile della sanità deve sempre tener conto anche delle caratteristiche del territorio e della popolazione che lo abita. Il budget assegnato ad oggi per la nostra sanità è evidentemente insufficiente. – ha detto il sindaco – A questo va aggiunto che ciò che è stato detto sull’azzeramento del debito sanitario in campagna elettorale, purtroppo, per il momento non trova un riscontro negli effetti delle azioni parlamentari.

Sappiamo che intanto la situazione si sta particolarmente aggravando e conosciamo le vicissitudini che stanno interessando il management della sanità molisana, ovvero le dimissioni del sub commissario, sta di fatto che cambiano gli attori ma non i risultati perché il discorso va affrontato non solo sui tavoli regionali.

Di fatto, lo stato attuale ad oggi della sanità regionale, da una parte penalizza il cittadino che ha diritto alle cure per la propria salute e dall’altra parte non consente alle strutture private di eccellenza di operare. È per questo del tutto inutile creare dinamiche di contrapposizione tra strutture pubbliche e private, piuttosto bisogna lavorare alla definizione di un complesso sanitario integrato a livello regionale, perché è bene che tutti si rendano conto che i pazienti sono poco interessati dagli aspetti di contabilità che competono ai decisori politici e amministrativi. I cittadini vogliono che venga difeso, garantito e tutelato il proprio diritto alla salute. A ciascuno dei decisori tocca dare risposte non rinviabili”.

“Per strutturare il Servizio sanitario Regionale secondo altre logiche e altre regole diverse da quelle attuali, è necessaria una programmazione virtuosa. – ha detto il presidente della Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, Giuseppina Bozza – Nonostante gli anni di commissariamento, la sanità molisana è ancora in piano di rientro dal deficit accumulato e i servizi sono peggiorati fino a mettere seriamente in discussione il diritto alla salute dei cittadini molisani.

Le possibili soluzioni per la sanità molisana passano – ha aggiunto Giuseppina Bozza – per una revisione legislativa che possa permettere al Molise di derogare dai limiti imposti dal Balduzzi e di essere sollevato dal deficit sanitario. Per giungere a questo, il ruolo dei rappresentanti istituzionali del nostro territorio è importantissimo e determinante ed è a loro che ci rivolgiamo noi e tutti i cittadini molisani, perché si agisca al fine di ripristinare un servizio sanitario regionale che sia in grado di garantire a tutti il diritto alla salute”.

“Se non cambiano le condizioni attuali, fra l’altro già ampiamente segnalate nei giorni scorsi, da domani dovremo bloccare gli ingressi per i nuovi pazienti in Radioterapia. – ha annunciato poi nel suo intervento Stefano Petracca, del Gemelli Molise – Continueremo a garantire le cure per i pazienti che già seguiamo, ma siamo arrivati oramai davvero, nostro malgrado, oltre le nostre possibilità.”

Il Consiglio Comunale proseguirà i lavori nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30.