Campobasso, Musec e Piano Antenne tra i temi del Consiglio Comunale

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Campobasso municipio

CAMPOBASSO – Si è tenuta questa mattina la seduta di prosecuzione del Consiglio comunale di Campobasso che non aveva avuto modo, due giorni fa, di terminare la discussione di tutti i temi posti all’ordine del giorno.

Tra le cose di cui si è discusso c’era la Mozione presentata dal Pd, con il consigliere Antonio Battista come primo firmatario, e relativa al Musec. La Mozione non ha trovato il parere favorevole del Consiglio Comunale che l’ha bocciata con 18 voti contrari, 6 astenuti e solo 3 voti a favore.

L’assessore alla Cultura, Paola Felice, nel suo intervento in Consiglio, ha spiegato che intanto l’Amministrazione Comunale, nelle passate settimane, ha già avuto contatti diretti con il direttore del Musec nonché proprietario della collezione, il dottor Antonio Scasserra, per conoscere nei dettagli la situazione che si era venuta a creare e al momento, valutando anche quelli che sono ad oggi gli interventi in merito che stanno coinvolgendo altre istituzioni, in principal modo il Comune di Isernia, ma non solo, per ragioni di opportuno garbo istituzionale si è in attesa di conoscere innanzitutto le prossime evoluzione in merito.

“Bisogna collaborare per mantenere vivo e forte il patrimonio delle tradizioni sul nostro territorio, – ha dichiarato Felice – fermo restando che, ovviamente, qualora vi fossero possibilità concrete e reali, ovvero innanzitutto una precisa disponibilità di fondi anche regionali, l’Amministrazione comunale sarebbe orgogliosa di poter ospitare un tesoro simile”.

“Il Musec è un museo che parla dei costumi di tutto il Molise e non solo di una parte di esso, – ha aggiunto il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Comune, Antonio Vinciguerra – e avere nel capoluogo di regione un simile tesoro di tradizioni e storia ci renderebbe non solo orgogliosi, ma renderebbe ancora più centrale la nostra città in tema di attrattività turistica e culturale. Tutto ciò però, non può non tenere conto della realtà fattuale delle cose e quindi, ad oggi, è prematuro, come veniva richiesto dalla mozione, stabilire addirittura già dove si potrebbe installare il Musec a Campobasso. Per poter capire con cognizione di causa una materia così complessa come quella di un’istallazione museale, sinceramente crediamo sia il caso di rivolgersi e ascoltare professionisti del settore, cosa che si può fare, come proposto dall’assessore Felice, nella commissione Cultura, nella quale è possibile lavorare anche invitando lo stesso direttore del Musec, Antonio Scasserra, proprietario della collezione. Altro dato da non tralasciare, infatti, è proprio la natura privata della collezione che presuppone la possibilità di reperire fondi adeguati non solo all’acquisizione ma anche al funzionamento e al lavoro di chi a questa collezione ha dedicato una parte importante della sua vita non solo professionale”.

Sul tema ha voluto dire la sua anche il sindaco Gravina: “È certo che come Amministrazione riteniamo il Musec un valore aggiunto di notevole peso in ambito storico e culturale, ma se per ora abbiamo preferito iniziare con l’avere un’interlocuzione diretta e informativa con il suo Direttore, Antonio Scasserra, non è per motivi strategici ma solo, come ben espresso dall’assessore Felice, per un’opportunità istituzionale. Intervenire ora, nei confronti di un sindaco e di un’amministrazione come quella di Isernia che in questo momento sta cercando di discutere per affrontare la problematica che si è creata nella propria città, lo dico chiaramente, non mi sembra utile e mi spiace, ma quando sento dire, come è accaduto in questo Consiglio, che la mozione è stata presentata ora per non lasciare la primogenitura al MoVimento, se posso comprenderlo come forma di contrapposizione politica, va da sé che si dimostra essere una modalità operativa vuota in termini di soluzioni effettive in merito a quanto posto come tema centrale”.

Lo stesso sindaco Gravina è intervenuto lungamente nel corso della discussione di un altro Ordine del Giorno, quello presentato dal consigliere della Lega, Alberto Tramontano, incentrato sull’istallazione di impianti/stazioni di telefonia mobile in Contrada San Giovanni dei Gelsi.

“L’ordine del giorno del consigliere Tramontano – ha detto Gravina – credo serva innanzitutto come stimolo alla discussione su un tema importante sul quale l’Amministrazione è chiamata a non abbassare la guardia. Un tema, quello delle istallazioni delle antenne, che per essere affrontato efficacemente nel merito, tutelando i diritti dei cittadini, soprattutto quelli di ordine sanitario, debba vedere unito e compatto l’intero Consiglio Comunale, così come sta avvenendo sin dal mese di giugno, quando avemmo modo di confrontarci tutti, direttamente, con il nascente Comitato. Da quel momento, – ha specificato il sindaco – la nostra Amministrazione ha tracciato una linea di azioni da seguire che doveva portare all’adozione da parte del Comune di un Piano Antenne che mancava al nostro Ente. Abbiamo provato a richiedere prima i finanziamenti per questo tipo di progetto alla Regione, semplicemente perché ci sembrava giusto poter utilizzare dei fondi europei che a questo erano destinati. Non avendo avuto risposta, siamo intervenuti in modo diretto trovando le somme necessarie per bandire la gara, attuando uno storno dal fondo di riserva. A giorni dovrebbe partire la gara per questo che sarà un vero e proprio piano regolatore delle antenne sul territorio urbano, uno strumento che non abbiamo mai avuto come Comune, necessario, e che partirà anche da alcuni presupposti emersi in modo chiaro in questo periodo, come ad esempio il fatto che, come confermato da sentenze del Tar, in questo campo gli interventi con ordinanze sindacali sono illegittime e non attuabili. Non appena ci sarà un vincitore della gara, il soggetto attuatore sarà chiamato a confrontarsi anche con la Commissione Consiliare per elaborare e discutere in modo trasparente tutte le procedure tecniche”.

Nello stesso Ordine del Giorno il consigliere Tramontano chiedeva anche di sapere come fossero state valutate dal settore tecnico preposto due richieste specifiche di installazione impianti di telefonia mobile (uno Wind3 e uno Tim) in zona San Giovanni dei Gelsi.

“In merito alla richiesta Wind3 Cod. CB085 n° 49075/2019 trasmessa all’ Ufficio SUAP inerente la realizzazione di una stazione radio base per telefonia mobile da ubicarsi in C.da San Giovanni dei Gelsi, la stessa ha avuto parere tecnico negativo espresso dalla struttura in data 29/10/2019 a firma dell’arch. Lozzi Paola, in quanto in contrasto con la normativa urbanistica, nell’ambito del sub-procedimento della Autorizzazione unica da emettere a cura del SUAP. In riferimento alla pratica TIM Cod. CBT05E n° 55207/2019, erroneamente trasmessa al S.U.E. ed assegnata all’ arch. De Camillis Giulio, la stessa non è stata lavorata in quanto non attivata mediante la corretta procedura Autorizzatoria del SUAP. La stessa identica richiesta TIM cod. CBT05E, precedentemente inoltrata in data 06/06/2018 n° 3856, ha comunque avuto parere tecnico istruttorio negativo a firma dell’arch. Lozzi trasmesso al SUAP in data 12/06/2018 e comunicato alla Ditta richiedente con nota del 05/06/2019 n° 31186”.

La discussione si è chiusa con la bocciatura dell’Ordine del Giorno presentato dal consigliere della Lega, (20 i voti contrari, 8 a favore e un consigliere non ha votato), ma, cosa sicuramente più significativa, con l’impegno a illustrare la situazione generale al Comitato in un incontro diretto con tutti i Consiglieri comunali e il sindaco.

La seduta consiliare si è chiusa poi definitivamente con l’approvazione di due proposte di deliberazione. Importante è stata l’approvazione della delibera di Giunta Comunale dell’11/05/2020 relativa all’adozione dei provvedimenti in ordine ai termini di pagamento della TARI 2020. La delibera prevede l’abbattimento della parte variabile delle tariffe, per coloro che hanno attività commerciali, per tutto il periodo di sospensione dell’attività. Quindi, al momento, non arriverà la TARI alle attività commerciali, perché l’Amministrazione ha altresì stabilito che il pagamento delle tasse dovute per il 2020, al netto della riduzione riconosciuta, venga effettuato direttamente alla scadenza del saldo a sua volta rimodulato in tre rate: 31 gennaio, 28 febbraio e 31 marzo 2021.