Campobasso, violenza contro le donne: l’impegno dei Carabinieri in provincia

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sorridere tuo diritto

CAMPOBASSO – “Possiamo aiutarvi!”. Con questo slogan, semplice ed efficace, i Carabinieri continuano a invitare tutti coloro che subiscono violenza di genere e fra le mura domestiche a denunciare i propri persecutori. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso da diversi anni ha intrapreso uno specifico percorso di contrasto a tale forma di violenza che vede la diuturna opera dei reparti dipendenti in interventi di prevenzione, repressione nonché di sensibilizzazione a livello sociale, in linea con quanto previsto dalla Legge 19 luglio 2019, n. 69, nota ai più come legge del “Codice Rosso”, posta a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti.

I maltrattamenti riguardano soprattutto le donne e questo rappresenta l’aspetto più drammatico e preoccupante della sopraffazione e della discriminazione nei loro confronti. Negli ultimi anni nella società civile è cresciuta la sensibilità verso il fenomeno e nuova consapevolezza nelle donne vittima di violenza, facendo progressivamente emergere una serie di eventi avvenuti in luoghi e con modalità spesso analoghe: le mura domestiche. Infatti, dall’esame dei dati si evidenzia che l’ambiente familiare costituisce un luogo in cui ancora troppe donne e minori sono vittime di violenza che provoca danni e sofferenze di natura fisica, psicologica, sessuale e anche economica. E che spesso sfociano anche in atti di tale intensità che possono pregiudicare la stessa vita umana.

Frequenti sono state le segnalazioni ai reparti del Comando Provinciale di Campobasso, che tra le sue fila vanta diverse figure professionali che hanno seguito un percorso addestrativo e di specializzazione presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative nel trattare tali casi. Nell’ultimo anno, nella sola Provincia di Campobasso, sono state ricevute 45 denunce a seguito delle quali il sollecito intervento dell’Arma ha permesso di interrompere le attività criminose, individuare tutti i responsabili delle violenze e, nei casi più gravi, procedendo all’arresto di ben 6 persone. Casi di gravità inaudita che vanno dall’uso di coltelli da cucina a mannaie, da scritti minacciosi a percosse e a violenze sessuali. In molte circostanze è emerso che le violenze a carico di figlie, mogli, compagne e madri anziane perduravano da diverso tempo. Dal Comando di Viale Mazzini si sottolinea ancora un volta la necessità di spezzare la spirale di violenza e di paura che ne consegue attraverso una telefonata al 112 o recandosi presso un qualunque reparto dell’Arma. Possiamo aiutarvi!